L@D: “Ecco i misfatti della giunta Di Santo”

di Redazione

 SANT’ARPINO. Il movimento Sant’Arpino Libera@Democratica denuncia i “misfatti” della giunta Di Santo.

“Certo che passare da una comunicazione di sole offese e denigrazioni personali – si legge in un documento diffuso in questi giorni dalla coalizione guidata da Francesco Capone – ad una fatta di promesse, spacciate per ‘fatti’, è sicuramente un primo passo avanti verso un confronto civile e basato su contenuti Ora il passo successivo dovrebbe essere quello di saper distinguere la propaganda dai problemi veri e su di essi misurarsi. ‘Solo fatti…..’ recita l’incipit del volantino di domenica 17 marzo 2013!”.

“Cari concittadini – proseguono gli esponenti di L@D – si tratta solo di propaganda e promesse preelettorali, che per il momento tralasciamo e su cui sarà utile ritornare in seguito. Adesso vogliamo richiamare la vostra attenzione su cinque eclatanti misfatti che Di Santo e soci tentano di far dimenticare ai cittadini di Sant’Arpino.

1) Il furto delle ‘Cartelle Pazze’ sulle quali si attendono ancora precisi e documentati dati e che hanno portato alla richiesta non dovuta del pagamento della Tarsu, oltre 600 mila euro, per gli anni 2007, 2008, 2009 e 2010;

2) La gestione della Multiservizi, di cui non si conosce l’indebitamento, e la cui fallimentare e illegale gestione ha già portato al rinvio a giudizio del sindaco Eugenio Di Santo;

3) La gestione poco trasparente della cosiddetta ‘indennità’ devoluta. Si tratta di una cifra di oltre 300 milioni di vecchie lire, che puntualmente sparisce in un buco nero, nonostante una delibera di Giunta Municipale, la numero 126 dell’11 luglio 2008, obblighi l’associazione ‘Padre Pasquale Ziello’ e le altre beneficiate a presentare al Consiglio Comunale relazioni semestrali sulla gestione di quei fondi;

4) Il buco delle finanze comunali, ormai quasi una voragine, che secondo stime ammonterebbe a circa 2 milioni di euro, 4 miliardi di vecchie lire!

5) Gli sprechi che hanno raggiunto il culmine con l’albero e le luci di Natale costato 50 mila euro! Cari concittadini, come potete vedere, siamo alla pura propaganda e alla falsificazione della verità!

“Questa – concludono Capone e soci – è un’amministrazione fallimentare e truffaldina e che merita di essere mandata a casa per non aver mantenuto nessuno degli impegni assunti nel 2008”.

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