La maggioranza a Capone: “Non ci faremo intimidire”

di Redazione

 SANT’ARPINO. “In riferimento alle recenti minacce di querela, di sapore intimidatorio, perpetuate dai ‘caponiani’ nei confronti del dottor Alberto Plazza, a causa delle dichiarazioni da quest’ultimo rilasciate ad un’emittente locale, …

… ci corre l’obbligo denunziare alla pubblica opinione cittadina la scarsa attitudine al fraseggio propagandistico-elettorale dimostrata dal candidato sindaco, tal Capone Francesco, o da chi per lui, che rivelano l’incapacità, da parte di costoro, di saper praticare l’aspro terreno della politica, in cui ‘si danno e si ricevono’, sempre però all’insegna della massima tolleranza e nel rispetto dell’altrui opinione.

Esprimiamo, pertanto, piena e totale solidarietà a Plazza, assessore dell’attuale giunta comunale e personalità annoverata storicamente tra quelle che più hanno dato, e continuano a dare, lustro ed onorabilità al paese, per il suo impegno non solo nel campo più squisitamente professionale di medico, ma anche in quelli politico e sociale, quale fulgido esempio di abnegazione disinteressata.

Non possiamo, comunque, sottacere la rabbiosa reazione dei ‘caponiani’, che tradisce il nervosismo di chi si trova alle strette e senza argomenti per controbattere e che, nel ricorrere alla soluzione “giudiziaria”, dimostra l’arroganza tipica dell’intollerante, di colui cioè che, pur di affermarsi, è disposto a ricorrere alle soluzioni più estreme, quali la violenza, la sopraffazione, il tradimento e la menzogna.

Da parte nostra, avremmo potuto reagire anche noi per via giudiziaria agli epiteti infamanti attribuiti immeritatamente al sindaco, Eugenio Di Santo, ed ancora, alle invettive settimanali contenute nei proclami domenicali dei ‘caponiani’ che istigavano la popolazione all’inadempienza dei doveri civili. Anche le ultime gravi affermazioni di Capone, che definiscono una ‘rapina’ la riscossione della Tarsu, potrebbero ravvisare la fattispecie criminosa della ‘diffamazione’ (articolo 595 codice penale), se non proprio della ‘calunnia’, con il risultato di vilipendere un ente, quale è il Comune, che è obbligato, per legge, ad espletare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ponendoli totalmente a carico dei cittadini. Affermazioni che, da una parte, evidenziano le incompetenze di Capone e, dall’altra, la sua totale incompatibilità per il ruolo a cui si candida di ricoprire.

Per quel che ci riguarda, non ci faremo intimidire, né imbavagliare e né, tantomeno, ci faremo trascinare sullo stesso piano di contesa, anzi riteniamo che essere rispettosi degli avversari, tolleranti delle altrui posizioni, ma fermi e decisi nella difesa dei principi e dei valori democratici costituisce un vanto ed una prerogativa dei politici maturi”.

Alleanza Democratica per Sant’Arpino

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