Reginald Green ospite alla scuola primaria in memoria del figlio Nicholas

di Redazione

 SAN NICOLA LS. Gli hanno ucciso il figlio. Un errore. Sull’A3 Salerno-Reggio Calabria, nel lontano 1994. Nicholas aveva solo 7 anni.

Un dramma per Reginald e sua moglie Maggie. Una vacanza in Italia, in pochi attimi, si è trasformata in un terribile ricordo. Eppure mister Green in Italia ci torna, ancora oggi, per lanciare appelli di solidarietà e messaggi di aiuto, per far capire alla gente e agli studenti quanto è importante la promozione della cultura della donazione.

Il poliedrico e dinamico mister Reginald Green (accompagnato dal prof Natale Gaspare De Santo, Professore Emerito della Seconda Università di Napoli – Facoltà di Medicina, dal professor Luca De Santo, cardiochirurgo-esperto in trapianti e dal dott. Andrea Scarabelli, traduttore dei testi di Mr. Green in Italia) ha ripercorso quel terribile 29 settembre e ne ha fatto una lezione carica di forza, speranza, coraggio e ottimismo all’Istituto Comprensivo di San Nicola la Strada.

Un confronto organizzato e voluto fortemente dalla dirigente scolastica Antonia Mazzarella, sostenuta dalle insegnanti promotrici Giusy De Rosa e Luisa Stellato, nonché dal corpo docente dell’Istituto, che ha visto anche il coinvolgimento degli alunni del plesso Mazzini di viale Italia (Scuola Secondaria di I Grado). Un’accoglienza tipica delle grandi occasioni: mr Green, reduce da due incontri tenuti a Napoli presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e la Scuola Salvemini, è arrivato puntuale nel Casertano.

 Ad accoglierlo numerosi presenti, tra questi il sindaco Pasquale Delli Paoli, l’assessore comunale all’Istruzione Bartolomeo Clemente, il presidente della Pro Loco Carlo D’Andrea, il presidente provinciale Aido Gennaro Castaldi, la vicepreside dell’Itis “Giordani” Rosalia Pannitti, il presidente del Consiglio d’Istituto Rita Brighel e il presidente del Comitato dei Genitori Stefania Rotondo. In prima linea le majorette del plesso Mazzini in divisa e pon-pon bianchi e azzurri, ha riscaldato l’ingresso nell’istituto il coro delle voci bianche “Nicholas Green”. Poi tutti al primo piano per ascoltare le performances di solisti con chitarre e pianoforte (tra l’altro presentate dagli stessi ragazzi rigorosamente in inglese), di nuovo tutti nell’atrio dell’entrata per l’esibizione di studenti-ballerini.

A seguire, èstata la volta della riflessione e del botta e risposta tra Reginald e i ragazzi. Com’era Nicholas? Cosa ha conservato? Come ha spiegato a Eleanor che era con voi quello che era accaduto? Domande ingenue ma vere che i ragazzi hanno posto ad un uomo che era già stato a San Nicola la Strada 2 anni fa e che è voluto tornare perché sorpreso dalla creatività e dai programmi della scuola, basti pensare che l’istituto – che forma bambini dai 3 ai 14 anni – per non turbare le coscienze e veicolare il messaggio dell’importanza della donazione degli organi ha inventato con disegni e colori la storia di Beniamino, un’iniziativa apprezzata tantissimo dal papà di Nicholas al quale la Scuola Primaria è stata tra l’altro dedicata.

Alla conferenza è seguita, all’esterno, la piantumazione di una pianta di ulivo in ricordo della giornata trascorsa con mister Green. Un uomo anziano che sorride e non smette di farlo, anche se a distanza di anni, quella ferita non riesce ancora a cicatrizzarsi. E probabilmente mai lo farà.

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