Pua, le considerazioni dell’associazione Ats

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. L’associazione “Ats”, presieduta da Salvatore Sorvillo, vuole fare delle semplici considerazioni sulla adozione dei Pua, sulla loro legittimità ed utilità.

Riceviamo e pubblichiamo: “Precisando che siamo sempre dello stesso pensiero, ovvero, lo strumento urbanistico attualmente vigente ad Orta di Atella è valido ed è tuttora operante nel pieno della sua legittimità, ci sembra anomalo e chiaramente non appropriato, al momento l’utilizzo dei Pua.

Chiarendo subito che in ogni caso, non siamo pere la sanatoria edilizia dell’edificato, nonché per il recupero e la riqualificazione delle aree, crediamo e abbiamo certezza che tutti i titoli abilitativi rilasciati negli anni addietro sono validi e legittimi, anzi visto alcune dichiarazioni dei giorni scorsi di alcuni esponenti della’amministrazione comunale nonché di dirigenti, crediamo che dobbiamo ribadire, ulteriormente, il concetto, ovvero, tutti gli atti sono validi, e la loro legittimità o meno, spetta esclusivamente al Tar, nel giudizio di merito.

Chiarito ciò, bisogna ricordare che, vi sono alcuni titoli abilitativi, carenti di atti amministrativi sostanziali, ovvero cessioni volontarie di strade, convenzioni ed atti d’obbligo non registrati, i quali presentano un vizio riconducibile all’art 38 del Dpr 380/01, e sono semplicemente removibili.

Ma ad Orta bisogna complicarsi la vita e quindi ecco la mandrakata, il lampo di genio, la stesura dei Pua ovvero piani urbanistici attuativi i quali sono delle lottizzazioni di comparti edificatori. Ben venga ciò, però stiamo parlando di zone già edificate, quindi la lottizzazione in sanatoria non è applicabile, se non erro, inoltre come vedasi Pua adottati con delibera 34 e 35 del 4 marzo 2013 qui vi sono fabbricati edificati già da tempo, e se non erro presentano indici di altezza delle famose delibere tanto contestate che cambiavano i parametri del Prg, ricordate? Inoltre le zone sono prive di strade asfaltate e ricadenti nella proprietà comunale, prive di collaudo tecnico ed amministrativa, quindi abusive.

Per quanto concerne la non presenza della Vas nella documentazione allegata ai Pua, e stato menzionato che essa non occorre, si è vero ma solo per quei casi che le unità residenziali supero il 50% del comparto. Inoltre in alcuni casi chi ha sottoscritto il Pua, giuridicamente non può farlo in quanto non è più proprietario del bene ovvero non ha titolo legittimo a farlo, quindi quell’atto sottoscritto potrebbe essere nullo.

Ma per andare più a fondo, si capisce che, invece di operare una sanatoria singola, procedendo a quanto dettato dall’art 8 della Nta del Prg, ovvero a provveder all’esproprio degli standard urbanistici di piano, e quantificando l’eventuale, ulteriore somma necessaria a tale intervento necessario, si sta provvedendo a adottare Pua il quali sembrano delle vere proprie Varianti di Piano.

Un suggerimento va dato a chi detiene ora lo scettro del comando, e continuamente va sparlando a destra ed a manca che precedentemente si sono operati scempi,e prodotti atti illegittimi,ed ora si procede nella pura legalità e legittimità, attenzione perché, pertutti gli atti amministrativi l’unico e soloabilitato a emettere giudizi di merito è il Tar e su gran parte degli annullamenti, ancora deve pronunciarsi, come la mettiamo, se malauguratamente, dovesse dare ragione ai cittadini.

Non era meglio procedere con l’adozione del Puc, il quale interviene su tutto il territorio dando una sorta di anno zero, un riequilibrio dei parametri urbanistici. Attendiamo fiduciosi, nell’evolversi della questione urbanistica locale, e veder cosa accadrà in consiglio comunale”.

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