MONDRAGONE. Shock, sbigottimento, smarrimento: questi i sentimenti più diffusi allindomani del voto per le Politiche 2013.
Manco fosse avvenuta una catastrofe naturale! È stato solo il voto del popolo sovrano. In verità si desiderava un risultato e la realtà è diversa. La reazione ed i commenti dei Partiti non è stata sul voto ma sui sondaggi (?!) , ormai antichi.
Il centrosinistra sentiva da tempo la vittoria, e lha curata poco. Il centrodestra sentiva la batosta, e si è agitato contro. Il centro fidava sui moderati doc, ma si è accorto che rappresentano poco. La verità è che il Popolo si divide in 4 grossi gruppi: chi se ne frega e non va a votare, chi ragiona con la pancia e vuole lImu, chi si veste dei panni del responsabile e rimane fermo, chi è arrabbiato e lo ha urlato. Siamo dunque ingovernabili? No, siamo diversi. Intanto cè una coalizione semivincente, di cui facciamo parte, e che ha lonere della prova . Diamola.
Ma dobbiamo avere il coraggio di ascoltare e comprendere cosa chiede una parte consistente dei cittadini, il M5S. Loro hanno unaltra prospettiva, sono culturalmente variegati ma sulla scelta problema-centrico hanno trovato una sintesi e lhanno rappresentata con il sistema democratico. Noi vogliamo perseverare nella logica ruolo-centrica e rimanere ingessati con giacca e cravatta o abbiamo a cuore la soluzione dei problemi fondamentali della nostra società? Sfidare la consuetudine è patrimonio nostro, meno del Pd.
Pertanto, chi ha paura del diverso? Noi lo siamo, sebbene meno urlanti. Ed anche un po rivoluzionari. Almeno nella passione, anche se spesso (purtroppo) non lo diamo a vedere. Ed allora la scommessa è abbandonare la prospettiva classica della Politica ed accoglierne una nuova, forse poco istituzionale ma, probabilmente, efficace. Per chi vuole risolvere tante questioni care anche a noi. Finalmente potremo affrontarle. Senza veli. E magari anche nella nostra città.
Giancarlo Burrelli, presidente Sel Mondragone