Il “Quercia” e la “Giornata della memoria delle vittime di mafia”

di Redazione

 MARCIANISE. Giovedì 21 marzo, il liceo scientifico-classico “Quercia“ di Marcianise ha voluto rispondere all’appello lanciato dall’associazione “Libera”, dalla Fondazione Pol.I.S. e dal Coordinamento familiari vittime innocenti di criminalità, …

… celebrando, così come in centinaia di altre scuole d’Italia, la 18esima “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”. Con lo slogan “Nello stesso giorno alla stessa ora”, alle ore 10, centinaia di studenti dell’Istituto hanno indossato un nastro bianco al polso, a simboleggiare l’innocenza delle vittime cadute per mano delle mafie in Italia. Nell’ aula magna, dopo il saluto del dirigente scolastico Diamante Marotta, coordinati dalla professoressa Anna Arecchia, referente per la legalità e da sempre sensibile ad evocare e trasmettere l’impegno concreto contro l’illegalità, in quanto ella stessa vittima della criminalità organizzata, gli studenti hanno partecipato con profondo interesse alla celebrazione per ribadire un forte ‘No’ alla criminalità organizzata e alla violenza.

Particolare commozione si è evidenziata allorché tre studenti hanno scandito i nomi delle vittime innocenti degli ultimi anni, una parte minima degli oltre 900 nominativi che purtroppo concorrono a costituire un elenco destinato a crescere fino a quando ogni cittadino non prenderà piena consapevolezza dell’importanza del proprio impegno personale.

Proprio questo messaggio la professoressa Arecchia ha voluto sottolineare agli studenti: la possibilità di poter contribuire alla diffusione della legalità con un impegno concreto, che pur partendo dal proprio piccolo, può raggiungere grandi risultati. Il rimedio deve essere il rispetto incondizionato delle regole, coniugato con la consapevolezza dell’importanza di una adeguata formazione culturale. Da qui nasce la risposta al perché le Scuole devono celebrare questa giornata. La cultura è presidio di democrazia, sveglia le coscienze, è strumento di responsabilità e libertà.

Gli studenti hanno, quindi, assistito alla proiezione di alcuni cortometraggi, tra cui quello del saluto istituzionale del presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, nonché alla testimonianza di come si può trasformare un covo di illegalità in un presidio di legalità sulle terre e sui beni confiscati alla camorra.

Ospite della manifestazione è stato il referente del Presidio di Libera di Marcianise, Umberto Riccio, che oltre a dare testimonianza personale del suo impegno civile in favore dei familiari delle vittime innocenti di mafia, ha voluto stimolare gli studenti con un invito a visitarle queste terre confiscate. Sono terre del casertano, dove afferiscono centinaia di studenti da tutte le regioni d’Italia, dove oltre alla semplice visita, si può portare un contributo personale, soggiornandovi per un periodo e offrendo la propria opera di volontariato finalizzata alla produzione di quei beni alimentari, frutto di una terra resa di nuovo immacolata, grazie all’intervento dello Stato.

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