Senato, al via il ballottaggio. Decisivi Monti e M5S

di Mena Grimaldi

 ROMA. Dopo aver eletto Laura Boldrini come presidente della Camera, ha preso il via anche la quarta votazione per la presidenza del Senato.

In ballottaggio ci sono Piero Grasso (Pd) e Renato Schifani (Pdl). La votazione avviene a scrutinio segreto.I due senatori sono stati infatti i più votati nel terzo scrutinio, con rispettivamente 120 e 111 preferenze.

“Non faremo da stampella a nessuno. Il Movimento 5 Stelle ritiene di non modificare le proprie intenzioni di voto”. Aveva detto così Vito Crimi, capogruppo al Senato di M5S, al termine della riunione dei senatori prima del voto per l’elezione del presidente dell’Aula.

A quanto si apprende, i senatori di Scelta civica voteranno scheda bianca. Tutto ruota, dunque, intorno ai 53 voti, o non voti, del Movimento 5 Stelle al Senato. Il voto è segreto, M5S ammette che nell’ultima riunione la decisione non è stata unanime.

E anche gli uomini di Mario Monti (19) potrebbero non essere compatti. Scelta Civica già in mattinata aveva diffuso un comunicato ufficiale nel quale si sostiene che, non sussistendo “le condizioni politiche e istituzionali per dar vita a un percorso ampio di condivisione e responsabilità”, il gruppo avrebbe votato scheda bianca anche al Senato.

“Nessun accordo su poltrone che non abbia un valore decisivo per sbloccare la situazione è percorribile”, aggiungeva la nota. Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, al termine del discorso di Boldrini alla Camera, aveva sottolineato: “La scelta del Pdl per Schifani alla presidenza del Senato è una risposta istituzionale, una scelta di chi ha già ben rappresentato le istituzioni. Se si vota Schifani, ci potrebbero essere delle chance perchè la legislatura prosegua, altrimenti possiamo precipitare verso le urne”.

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