Sarah Scazzi, il pm chiede ergastolo per Sabrina e Cosima

di Mena Grimaldi

 TARANTO. Ergastolo per Cosima Serrano e Sabrina Misseri. Questa è la condanna chiesta martedì dalla Procura di Taranto per l’omicidio della 15enne di Avetrana, Sarah Scazzi. Per Michele Misseri, invece, chiesti 9 anni.

Nella lunga requisitoria, il pm Mariano Boccoliero ha ripercorso gli ultimi atti dell’omicidio. Misseri fu aiutato a liberarsi del corpo della ragazzina.

Secondo il pm, infatti, Michele Misseri non può aver agito da solo. In venti minuti avrebbe spogliato il corpo senza vita della nipote, ripulito la zona del pozzo, aperto l’ingresso che era coperto da un masso, calato il cadavere dopo due tentativi andati a vuoto e dato fuoco allo zaino ed ai vestiti della nipote. Buccolieri in aula, per avvalorare la sua tesi, ha portato alcune intercettazioni telefoniche ed ambientali. Secondo il pm, gli imputati hanno fatto di tutto per nascondere i loro contatti telefonici.

Carmine Misseri quel 26 agosto 2010ricevette dal fratello Michele diverse telefonate, inizialmente alle 15.08 e alle 17.25. Nella prima Michele lo avrebbe chiamato piangendo,secondo quanto emerso dalle intercettazioni, per chiedere un aiuto perchè era accaduta una disgrazia.

Entro le 15.30 Michele è al pozzo in contrada Mosca per nascondere il cadavere e lì c’era anche il fratello Carmine. In una intercettazione ambientale,la moglie di Carmine Misseri gli dice: “Ti ho salvato le chiappe, meno male che ho detto che tu eri con me”.

Entrambe le mogli degli imputati avrebbero offerto falsi alibi ai mariti. Da una intercettazione fra Carmine Misseri e la moglie emerge perfino la possibilità di procurarsi un falso testimone. E’ proprio Carmine Misseri, intercettato, a dire chiaramente che Cosimo Cosma ha aiutato lo zio Michele “a buttare la bambina nella cisterna, Sarah Scazzi”.

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