Sarah, legale parte civile: “Misseri becchino di Avetrana”

di Mena Grimaldi

 TARANTO. “Questo è il processo di un massacro, il peggiore dei massacri, gestito con metodo mafioso. Sarah non è stata solo massacrata, doveva essere ‘squagliata’, doveva sparire. Non è stata solo uccisa, non doveva esistere, doveva diventare uno di quei volti che fanno parte dell’esercito degli scomparsi”.

Sono le parole pronunciate nell’aula del Tribunale di Taranto lunedì mattina da Nicodemo Gentile, difensore degli Scazzi, dove è ripreso con le arringhe degli avvocati di parte civile, il processo per l’omicidio della piccola Sarah Scazzi.

Il primo legale a prendere la parola è stato l’avvocatoPasquale Corletoper conto del Comune di Avetrana, che ha parlato dell’attenzione mediatica riservata al processo e si è soffermato sul lavoro degli investigatori definendolo “eccezionale”.

Secondo Gentile, uno dei difensori di parte civile “questa è anche la storia di un omicidio domestico. Sarah è stata dipinta come la terza figlia dei Misseri e la seconda sorella di Sabrina, ma non é vero. Sarah è stata massacrata in casa, nel posto dove si sentiva più sicura, dove Concetta la mandava perché si fidava”.

Il legale si è pronunciato anche su Michele Misseri definendolo “il becchino di Avetrana che ha abbandonato Sarah come un qualsiasi rifiuto e che questo é il processo dell’umiliazione gratuita. Concetta è stata umiliata quando addirittura si voleva additare al suo comportamento la causa della morte di Sarah perché la faceva uscire troppo e la mandava a casa della zia. Concetta non ha avuto la possibilità di dare nemmeno l’ultimo bacio alla figlia”.

Proprio la madre di Sarah, Concetta Serrano, in un’intervista a Domenica Live si era detta sconcertata dalla falsità di Sabrina Misseri e Cosima Serrano che continuano a negare anche di fronte all’evidenza. In particolare, la donna ritiene che la figlia sia stata uccisa “perché avrebbe visto qualcosa di scioccante in quella famiglia”.

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