Omicidio Lo Presti, l’autopsia: colpo sparato a distanza

di Mena Grimaldi

 ROMA. Continuano le indagini da parte degli inquirenti sulla misteriosa morte di Daniele Lo Presti, il fotografo dei vip, ucciso mercoledì scorso mentre faceva jogging sulla pista ciclabile sotto ponte Testaccio a Roma con un colpo di pistola alla testa.

Un foro piccolo sulla fronte, tanto da far ipotizzare, inizialmente, che il fotografo fosse morto per un malore. Intanto, i risultati dell’autopsia stabiliscono dei punti fermi.

È stato un colpo di pistola calibro 7,65, e non calibro 22, come si era ipotizzato finora, sparato non a bruciapelo a uccidere il fotografo. Il colpo è partito da almeno mezzo metro.

Questo vuol dire, spiegano gli investigatori, che potrebbe essere partito anche da 60 centimetri di distanza, ma non si può escludere, visto il tipo di alone che ha lasciato, neanche che sia stato sparato da dieci metri.

L’ogiva è stata prelevata dalla scatola cranica e ora è all’esame degli esperti balistici. Lo Presti tempo fa aveva ricevuto delle minacce, ma al momento, seppur questa ipotesi sembra essere quella meno convincente, non è esclusa nessuna pista da parte di chi indaga.

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