Mps, David Rossi si lancia dalla finestra. “Ho fatto una cavolata”

di Redazione

David RossiSIENA. Ha deciso di togliersi la vita lanciandosi dalla finestra del suo ufficio, al terzo piano di Rocca Salimbeni.

David Rossi, capo dell’Area comunicazione di Mps, prima di compiere l’estremo gesto, ha lasciato un messaggio alla moglie, scritto su un foglietto accartocciato e trovato nel cestino dell’ufficio: “Ho fatto una cavolata”. Lo scorso 19 febbraio, Rossi aveva subito una perquisizione dei finanzieri del nucleo valutario di Roma, nell’ambito dell’inchiesta dei pm sul Monte dei Paschi di Siena.

Non era indagato Rossi, molto vicino all’ex presidente Giuseppe Mussari, suo stretto collaboratore. Ma i pm titolari dell’indagine, Antonio Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso, sospettavano che potesse avere messo in contatto gli ex manager indagati con altri dipendenti della banca rimasti in Mps che avrebbero dovuto testimoniare. Sempre il 19 febbraio erano stati perquisiti gli uffici dello stesso Mussari e dell’ex direttore generale, Antonio Vigni, entrambi indagati. A loro erano stati portati via computer, palmari e cellulari.

52 anni, sposato, con due figli, Rossi era molto conosciuto in città. Al suo impegno di dirigente della banca, univa anche quello di vicepresidente del Centro internazionale di arte e cultura di Palazzo Te e di membro del consiglio di amministrazione di Vernice per i progetti culturali. Il sodalizio con Mussari era cominciato dal 2001, quando l’ex presidente di Mps e Abi era a capo della Fondazione, azionista di riferimento con il 34,9% del capitale della banca, e Rossi era il responsabile della comunicazione dell’ente. Anche con la nuova dirigenza Rossi era rimasto al suo posto in Mps.

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