Laura Boldrini è il presidente della Camera

di Mena Grimaldi

 ROMA. E’ Laura Boldrini la nuova presidente della Camera della 17esima legislatura.

51 anni, deputata di Sel ed ex portavoce dell’Alto Commissariato per i rifugiati dell’Onu, candidata dal Pd, la Boldrini è stata eletta alla quarta votazione con 327 voti su 618 votanti (i voti della coalizionedi centrosinistra sono 340).Laura Boldrini è la terza donna a presiedere Montecitorio, dopo Nilde Iotti e Irene Pivetti.

Un lungo applauso dell’assemblea ha segnato il momento in cui il computo ha toccato quota 310, la soglia di voti necessaria per l’elezione del presidente. I deputati del Pdl e alcuni esponenti del M5S non hanno applaudito, ma la stragrande maggioranza dei 5 Stelle erano in piedi a battere le mani.A Roberto Fico, candidato del Movimento 5 stelle, sono andati 108 voti.

Le schede bianche sono state 155, le nulle 10, i voti dispersi 18. Nel suo discorso di insediamento, applauditissimo, Laura Boldrini ha rivolto un “saluto rispettoso e riconoscente a Napolitano che è custode rigoroso dell’unità del Paese e dei valori della Costituzione, la più bella del mondo”.

“Ho vissuto tanti anni a difendere e rappresentare i diritti degli ultimi, in Italia e in molte periferie del mondo, esperienza che metto al servizio di questa Camera – ha aggiunto la neo presidente – che deve essere luogo di cittadinanza di chi ha più bisogno. Il mio pensiero va a chi ha perduto certezze e speranze”. Il neopresidente intende dare “piena vita a ogni diritto e ingaggiare una battaglia vera contro la povertà e non contro i poveri. Dovremo farci carico dell’umiliazione delle donne che subiscono violenza travestita da amore”.

“Per le donne italiane è una bella giornata – ha commentato Rosy Bindi -L’elezione Laura Boldrini è una prova che l’investimento nel capitale di energie e competenze femminili è una grande leva per il cambiamento. Il Pd ha dimostrato di perseguire con coerenza il necessario cambio di passo”.

“Fermo restando il rispetto istituzionale che si deve al presidente della Camera, il suo discorso ha avuto una netta impostazione ideologica e sociologica, assai unilaterali”, ha affermato, invece, il capogruppo Pdl Fabrizio Cicchitto.

Di “retorica vendo liana” la deputata Renata Polverini: “È apprezzabile che sia una donna la terza carica istituzionale, ma dalle sue parole è emersa troppa retorica, in perfetto stile vendoliano: ci saremmo aspettati maggiore concretezza e aderenza alla realtà”.

Ora l’ultimo nodo da sciogliere resta al senato dove nel pomeriggio andranno al ballottaggio Piero Grasso, deputato Pd, e Renato Schifani, sostenuto dal Pdl.

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