Bersani: “Entro luglio legge sul finanziamento ai partiti”

di Redazione

 ROMA. Tanti i temi toccati dal leader del centrosinistra, Pier Luigi Bersani, nell’intervista di Maria Latella a SkyTg24.

Spera che non si torni al voto a giugno e guarda oltre, annunciando che entro luglio ci sarà una nuova legge sul finanziamento pubblico ai partiti. Ribadisce la necessità di un cambiamento “perché l’Italia è una pentola a pressione”. E sull’elezione dei presidenti di Camera e Senato spiega: “Le istituzioni hanno preso una boccata d’aria fresca”.

Rassicura poi Grillo, Berlusconi e Monti: “Le istituzioni non c’entrano nulla con il governo”. E chiude alla possibilità di accordi preventivi: “Non funzionerebbero, non ci sono condizioni. Bisogna chiedere alle forze politiche di sostenere un programma di avviamento che abbia il segno di cambiamento, su punti urgenti come la moralità pubblica e il lavoro”.

“Immaginare che l’elezione dei presidenti di Camera e Senato – spiega Bersani – sia stato un colpo di improvvisazione mi pare un’interpretazione un po’ infantile”. Bersani ammette che gli sarebbe piaciuto avere Boldrini e Grasso nel suo governo: “Ho buttato via due ministri”. Abbiamo cercato, aggiunge, “corresponsabilità fino all’ultimo”. “Le istituzioni ieri hanno preso una boccata d’aria fresca. Ho scelto la chiave del cambiamento, questa legislatura parte con un segno netto di cambiamento”.

“Non si può mettere un coperchio precario su una pentola a pressione”, dice Bersani: “Oggi il nostro Paese è una pentola a pressione ha bisogno di un cambiamento”.

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Tra le priorità di un governo di centrosinistra Bersani ribadisce la necessità di un provvedimento sul conflitto d’interesse. E annuncia di essere “pronto entro luglio a una nuova legge che superi il finanziamento pubblico e lo riconduca a piccole contribuzioni dei cittadini parzialmente assistite da detrazioni”. Dice no, invece, all’abolizione perché così la politica la fanno i miliardari. “Da qui a lì sono pronto a sospendere le erogazioni”.

Più tardi, nel corso di un incontro a Brescia, il segretario del Pd ha voluto parlare del Movimento 5 Stelle. “Il M5s fa riunioni chiuse e poi vuole lo streaming quando va dal capo dello Stato, secondo un antico e conosciuto leninismo – ha detto Bersani. Il segretario poi spiega di aver “cercato reciprocità con il Movimento 5 Stelle, Scelta Civica” e ammette di aver “incontrato anche il Pdl. Ci ho provato fino all’ultima ora. L’avevo detto e l’ho fatto. Il Pdl ha risposto che non aveva nulla da dire, ‘ascoltiamo e basta’; i 5 Stelle hanno detto ‘votiamo i nostri’; e Scelta Civica si e’ fermata sull’ipotesi Monti, ma non era possibile”.

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