M5S: “Publiservizi o servizi privati?”

di Redazione

 GRICIGNANO. Da diversi anni, la Publiservizi è la società che si occupa della riscossione tributi per il Comune di Gricignano.

Dall’Imu alla Tarsu, questa società percepisce provvigioni su ogni tassa riscossa non solo sul territorio di Gricignano, ma in tutti i Comuni per i quali presta servizi, detenendo una gestione di un business molto redditizio.

Ma perché i politici affidano servizi altamente proficui per le casse comunali a società esterne? Come si diventa una società come la Publiservizi? Il gioco è semplice: a procedure trasparenti di bandi e concorsi, che un Comune normalmente dovrebbe fare per assumere personale negli uffici, la cattiva amministrazione preferisce spesso servirsi di “carrozzoni” privati, da utilizzare per ricambiare favori a qualche elettore “meritevole” o per sistemare qualche familiare prossimo.

Negli ultimi tempi, proprio la Publiservizi, è stata investita dal ciclone di “Parentopoli” sfociato poi in un’interrogazione parlamentare, presentata dall’ex deputato Francesco Barbato, ex Idv, in quanto tra il personale della società figurano persone molto vicine ad amministratori del Comune di Pompei e non solo. Questo è soprattutto motivo d’indignazione per i cittadini, stufi di scoprire puntualmente che sulle imposte sempre in aumento, grava il costo per il mantenimento di parenti, affini e amici degli amici di una casta politica irriducibile.

Una mancanza di fiducia nei confronti della Publiservizi è stata espressa pochi mesi fa da Sua Eccellenza il Prefetto, con l’emissione proprio nei confronti di questa società, di un’interdittiva atipica antimafia. Un atto non decretante di fatto l’infiltrazione mafiosa, ma accertandone il rischio, rimette alla discrezionalità dell’Ente la possibilità di revocarle l’appalto, senza che ciò costituisca causa d’inadempimento.

Il Comune di Marano, sulla problematica, ha preferito intraprendere la strada della legalità, chiudendo le porte ad ogni eventuale rischio d’infiltrazione, strada che pare voglia essere intrapresa anche da altri Comuni sui quali è presente la Publiservizi. Addirittura, i cittadini di Portico, di recente, hanno sottoscritto una petizione per evitarne l’insediamento sul loro territorio.

Attendiamo anche noi risposte dal nostro sindaco e dagli amministratori tutti, per capire se ci troviamo di fronte ad una politica di connivenza, diretta a procrastinare “sine die” rapporti con la società di “Parentopoli”, oppure verrà applicata la politica di ripristino della legalità annunciata in campagna elettorale.

Su questa vicenda, nessuno si senta esente da responsabilità per poi scaricarle su altri in un futuro, pertanto chiediamo anche all’opposizione di essere vigile e di intervenire con lo strumento dell’interrogazione, visto che la presenza di questa società, risulta essere davvero imbarazzante per un Paese come Gricignano, appena uscito da due anni di commissariamento e dove il ritorno dello spettro del clientelismo riporterebbe il Paese indietro di qualche anno.

MoVimento 5 Stelle Gricignano

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