Marocco, domestica 14enne bruciata viva dai padroni

di Stefania Arpaia

 AGADIR. Fatima, ragazzina di 14 anni, lavorava come domestica in una casa di borghesi di Agadir, in Marocco. I suoi padroni, per punirla, l’hanno bruciata viva.

Il calvario della ragazzina è durato qualche ora, quando è arrivata in ospedale il suo corpicino era già tutto bruciato, è morta poco dopo.

In Marocco il fenomeno delle baby-domestiche è fortemente diffuso: piccole bimbe vengono schiavizzate e a questa figura le famiglie marocchine benestanti non vogliono rinunciare, nonostante il lavoro minorile sia vietato fino ai 15 anni.

La pena, per chi assume giovanissime, è di 3 mesi di reclusione ma difficilmente viene applicata, e il fenomeno continua ad ingigantirsi. Per uno stipendio poco superiore ai 10 dollari, queste ragazzine vengono sfruttate 24h su 24. La tragedia di Fatima ha suscitato la rabbia di molte associazioni locali di difesa della Donna e dei Minori.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico