SAN CIPRIANO. Pronunciata sentenza di condanna, ad otto anni di reclusione, per associazione mafiosa, nei confronti di Sigismondo Di Puorto, alias Sergio, 41 anni, nato a San Cipriano dAversa, già detenuto.
Secondo le indagini della squadra mobile di Caserta, Di Puorto era diventato, sino al suo arresto, avvenuto il 20 dicembre 2010, uno dei più fidati luogotenenti di Nicola Schiavone, figlio di Francesco Sandokan Schiavone, ereditando da questi la reggenza del clan dopo il suo arresto, avvenuto il 15 giugno 2010, in relazione al triplice omicidio di Giovanni Papa Battista, Modestino Minutolo e Francesco Buonanno.
Di Puorto, nel dicembre 2010, era stato arrestato, a San Cipriano dAversa, dalla squadra mobile, dopo alcuni mesi di latitanza, in quanto destinatario di due ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del Tribunale di Bologna, per i reati di associazione di stampo mafioso ed estorsione continuata, aggravata dallavere agito al fine di agevolare lorganizzazione camorrista denominata clan dei Casalesi – gruppo Schiavone.
Nelloccasione, il latitante veniva bloccato dopo un inutile tentativo di fuga attraverso i tetti. Le misure scaturivano dalle indagini condotte dalla squadra mobile di Modena e dal Gico di Bologna sulle infiltrazioni dei casalesi in Emilia Romagna ed in particolare sulle attività estorsive condotte da esponenti del gruppo criminale, tra cui appunto Di Puorto, nei confronti di imprenditori del casertano che vi si erano insediati da tempo.
In seguito, ulteriori indagini della squadra mobile di Caserta avevano accertato non solo la partecipazione di Di Puorto al clan camorrista facente capo alla famiglia Schiavone, ma anche la sua ascesa a ruoli verticistici dellorganizzazione.