Masi: “Per le mezze tacche non ci sarà posto”

di Antonio Taglialatela

 CARINARO. Pdl (Camera 1162 voti-33,6% nel 2013 – 2076 voti-56,8% nel 2008 – Senato 1035 voti-35,7% nel 2013 – 1742-56,7% nel 2008), Pd (Camera 830 voti-24% nel 2013 – 755 voti-30,50% nel 2008 – Senato 755 voti-25,5% nel 2013 – 952-30,5% nel 2008).

Questo è il risultato ufficiale delle elezioni politiche a Carinaro del febbraio scorso, raffrontato con quello del 2008. Su questi dati il sindaco Mario Masi traccia un’analisi, ritenendo “azzardati”, “strumentali” e “fondati su strampalate considerazioni” i giudizi dati dai consiglieri di opposizione Mimmo D’Agostino e Lello Sardo.

“In quel risultato – commenta Masi – hanno visto una ‘clamorosa sconfitta’ del Pd locale e una condanna dell’operato della nostra amministrazione. Se si guarda, invece, con obiettività a quei risultati, si deve concludere che D’Agostino e company hanno fatto un clamoroso autogol. Infatti, rispetto al 2008, il Pd perde il 6% sia alla Camera che al Senato, mentre il Pdl, partito cui fa riferimento la minoranza di D’Agostino, perde seccamente il 24%. Un vero tracollo! Perciò, seguendo il ragionamento di D’Agostino, dobbiamo concludere che la bocciatura dell’attività politica sua, e del suo gruppo, è sonora, senza appello, in quanto la loro opposizione è sterile, spocchiosa, povera di contenuti ed intrisa di esasperato personalismo”.

Masi, invece, ritiene che il voto di Carinaro del febbraio scorso “è stato un voto politico, dal significato uguale a quello dell’Italia intera, un voto con il quale la gente ha voluto esprimere il disagio per l’insopportabile situazione economica e la protesta contro i tanti scandali presenti nel panorama della politica italiana. Da qui si spiega il gran numero di voti dati ai ‘grillini’, in Italia e a Carinaro”.

Per il sindaco “ancor più inconcludente è il giudizio di D’Agostino sull’operato delle amministrazioni a guida del sottoscritto, quelle di ieri e quelle di oggi. Un giudizio strumentale e livoroso. D’Agostino non dovrebbe fare molti sforzi per rendersi conto che se Carinaro è giudicato il paese più vivibile dell’agro aversano, lo si deve in gran parte alle realizzazioni portate avanti negli ultimi 40 anni soprattutto dalle amministrazioni a guida Masi”.

E qui Masi traccia un piccolo bilancio: “Negli anni passati sono state realizzate tutte le infrastrutture primarie, come fogne, acquedotti, strade, piazze, scuole, illuminazione pubblica, metano, un paese pulito (il più pulito della zona aversana), una buona politica sociale, una buona politica di sviluppo economico del territorio. Persino negli ultimi quattro anni, nonostante il blocco di tutti i finanziamenti dello Stato e della Regione ed il rigore del Patto di Stabilità che limita la possibilità di spesa pubblica dei Comuni, anche se hanno risorse, il consuntivo amministrativo è di tutto rispetto. Sono stati già bandite le gare per nuove opere, come il nuovo acquedotto nel rione della scuola media, in via chiesa, Croce, Assunta e Tempio, per la nuova fognatura in via Nievo, per la ristrutturazione della Casa Comunale, per l’allargamento di via D’Annunzio, per un totale di 1 milione e 665mila euro”.

Nel frattempo, continua Masi, “sono in corso i lavori del nuovo cimitero e stanno per cominciare i lavori di messa in sicurezza della scuola media per 500mila euro. E’ pronto il bando per la vendita del vecchio impianto di depurazione il cui ricavato consentirà l’acquisto di Palazzo Ducale. Sono stati coperti tutti i posti vacanti della pianta organica autorizzati dallo Stato. Attorno al nuovo Piano regolatore fioriscono molte iniziative progettuali dei cittadini i cui effetti si vedranno tra qualche anno, compresa la realizzazione di cooperative ed alloggi per le giovani coppie”.

“Ma dove sta D’Agostino? Dorme o fa finta di dormire?”, si chiede il primo cittadino, che sottolinea: “Probabilmente è distratto dai suoi impegni professionali che gli limitano pesantemente il tempo da dedicare alla politica. Ma sa almeno che i Comuni sono stati messi con le spalle al muro dalle strettoie del Patto di Stabilità che impedisce loro di porre in atto azioni più poderose sul terreno dello sviluppo?”.

Su cosa resta da fare per Carinaro, secondo Masi “occorre aprire una grande stagione per il rinnovamento della classe politica, una stagione nella quale ci sia posto per i tanti giovani intelligenti e preparati di cui è ricca la nostra Carinaro. Lo impongono i nuovi tempi e il grande successo dei grillini. E a questo compito mi dedicherò al più presto. Credo che sia un dovere, per me ineludibile, dopo tanti anni di impegno politico, consegnare la Città ad una classe di giovani vogliosi e preparati”.

“Per le ‘mezze tacche’, – conclude il sindaco – e per coloro che concepiscono l’impegno politico soltanto nel solco dell’odio e del personalismo, non ci sarà posto”.

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