Centro per l’Impiego: “visita” la Guardia di Finanza

di Livia Fattore

 AVERSA. Vicenda sede di Aversa del Centro per l’Impiego: tanto tuonò che piovve. Passa alla Procura della Repubblica sammaritana la pratica relativa alla sede del Centro per l’Impiego di via Pommella.

Ad inizio settimana, infatti, il drappello di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza ha fatto tappa presso gli uffici di corso Trieste a Caserta per verificare presso la sede dell’amministrazione provinciale gli atti relativi a due centri per l’impiego, quelli di Aversa e Capua. A quanto è dato sapere, le fiamme gialle avrebbero portato via una serie di atti.

Per quanto riguarda la città normanna, si tratta di una vicenda kafkiana che si trascina, oramai dal lontano 2006 con cambi, più o meno misteriosi, di proprietà dell’immobile in questione, di ispezioni dell’Asl e di cambi di destinazione d’uso che non si sarebbero mai verificati. Il tutto condito dalla presenza, tra i tecnici di parte di un esponente della giunta di centro destra che attualmente regge le sorti della città, coordinata dal sindaco Giuseppe Sagliocco.

Ed è lo stesso sindaco aversano, dopo che nei giorni scorsi aveva ricevuto una nota da parte del vice presidente dell’amministrazione provinciale con delega alle politiche sociali Gianpaolo Dello Vicario con la quale si chiedeva di conoscere gli ostacoli che impedivano l’utilizzo dell’immobile, rimanendo inevasa la richiesta del dirigente di settore della Provincia di procedere al cambio di destinazione d’uso dell’immobile, ad informare che “a scanso di equivoci, sin dall’ottobre del 2012 ho inviato, per il tramite del dirigente degli affari speciali del comune di Aversa l’intero incartamento alla procura della repubblica per verificare la legittimità dell’intera vicenda che inizia nel lontano 2006”.

Per la cronaca, nel 2006 venivano autorizzati lavori per la creazione nell’edificio di via Pommella di un piano interrato e di un sottotetto. Lavori che, a seguito anche di autorizzazione in sanatoria con una voltura della proprietà ed un cambio di direttore dei lavori (qui entra in gioco uno degli assessori di Sagliocco), vengono realizzati.

A fine 2007 i proprietari chiedono il cambio di destinazione d’uso dell’immobile da residenziale a uffici. Il tutto con il placet dell’allora Asl Ce2. Ad ottobre scorso l’allora dirigente dell’Area Urbanistica del comune architetto Ciro Navarra evidenzia al sindaco che: “Il cambio di destinazione d’uso dell’immobile in oggetto non può ritenersi valido in quanto era necessaria una specifica richiesta con pagamento di oneri e costi d inoltre, trattandosi di cambio di destinazione d’uso per iniziativa privata finalizzata a rendere l’immobile di uso pubblico il richiedente avrebbe dovuto sottoscrivere apposita convenzione con l’amministrazione comunale”.

Una nota alla quale Sagliocco, il 15 ottobre 2012, risponde chiedendo al dirigente quale provvedimento intendesse utile intendesse adottare a seguito della segnalazione delle irregolarità riscontrate. Quello stesso giorno, purtroppo, il dirigente si è dimesso.

Il 19 ottobre successivo l’intero incartamento è stato depositato in procura. Da qui l’ordine dei magistrati sammaritani al drappello di polizia giudiziaria della guardia di finanza di acquisire gli atti presso gli uffici della provincia.

Sulla vicenda, come già detto, il 14 marzo scorso, l’assessore provinciale Dello Vicario ha scritto al sindaco e al dirigente all’urbanistica “rinfacciando” al sindaco di aver affermato che “il motivo ostativo del mancato via libera al centro per l’impiego era di natura politica” e ha chiesto a Sagliocco di sapere “se sussiste o meno la possibilità, oltre che la volontà del comune di trovare una soluzione. Viceversa, il comune di Aversa potrebbe eventualmente sottoporci una soluzione alternativa, idonea a garantire il servizio fondamentale che fornisce il Centro per l’Impiego, assicurando la continuità e la tutela dei lavoratori addetti”.

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