Bonifica via Rossa, Della Valle: “Non capisco ma mi adeguo”

di Redazione

 AVERSA. “Non capisco ma mi adeguo”. Parafrasando uno slogan di una mitica trasmissione della metà degli anni ottanta commento le ultime notizie sulla bonifica di via Guido Rossa.

Non capisco perché un bando mai inviato alla Stazione unica appaltante, quindi mai pubblicato dalla passata amministrazione, viene messo all’indice. Non capisco perché questa opera pubblica viene fatta passare come un errore clamoroso o, peggio ancora, come uno sperpero di denaro pubblico. Non capisco se qualcuno ha letto la bozza del bando che la Sua ed il Comune di Aversa stavano per pubblicare prima di bloccare l’iter. Non capisco se si conosca la differenza tra appalto a misura e appalto a corpo. Non capisco perché colleghi dell’ex Giunta che si sono occupati di questa bonifica, l’ex sindaco e il segretario del mio partito non intervengano per fare chiarezza. Non capisco ma mi adeguo.

Ovviamente, sono contento come cittadino e come amministratore se si riesce a realizzare anche un solo euro di risparmio su questa e su altre attività che il nostro Ente deve affrontare. I cittadini aversani iniziano a chiedersi i veri motivi di queste guerra al passato e se questa sia solo una battaglia per il futuro a discapito della città.Un’occhiata al passato è giusto darla, anche perché si può imparare qualcosa. Consiglio di concentrarsi un po’ meglio sulle delibere che si portano all’approvazione o su questioni concrete come ad esempio le dismissioni dei fitti che il Comune di Aversa ha ancora in essere proseguendo quel percorso virtuoso intrapreso dieci anni fa.

Questi canoni, che ammontano a diverse migliaia di euro, gravano molto sulle povere casse comunali e vanno eliminati. Questa posizione è stata più volte ribadita ma devo rilevare che non sono stati fatti passi in avanti. Tre sono i locali che gravano ancora sul bilancio comunale e precisamente l’ufficio acquedotto a via Sant’Andrea, la sede della scuola materna del Secondo circolo sita in via Ovidio, il deposito e l’archivio comunale, entrambi di via Nobel.

L’ufficio acquedotto, il deposito e l’archivio potrebbero essere spostati a via San Lorenzo nell’ex caserma della Polizia Municipale, proprio di fianco alla sede del commissariato di Polizia e nella sede, chiusa ormai da diversi mesi, della scuola materna del Primo circolo che si trova proprio alle spalle dell’ex caserma. Con questi piccoli spostamenti si risparmierebbero più 50mila euro di fitti passivi che considerato lo stato delle cose non sono pochi per un Comune come Aversa. Rimarrebbe solo la sede della scuola materna di via Ovidio che dovrebbe essere spostata in via Drengot nel palazzo dell’ex Pime, i cui lavori di risistemazione però sono ancora in alto mare.

Il consigliere comunale del Pdl, Gino Della Valle

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