Capone: “Buononato deve far pace con se stesso”

di Redazione

Francesco CaponeSANT’ARPINO. “Premetto che questo sarà il mio ultimo intervento sulla vicenda del sostegno dell’associazione ‘Amo la Vita’ al sindaco uscente, perché davvero non intendo proseguire in una polemica in cui una parte in causa, Pasquale Buononato, mi sembra a dir poco schizofrenico”.

Esordisce così il candidato sindaco di Sant’Arpino “Libera@Democratica”, Francesco Capone, all’indomanidi quello che definisce“l’ennesimo comunicato senza capo né coda del presidente di questo sodalizio. Per chiarezza e per rispetto ai santarpinesi mi sforzerò di rispondere alle amenità contenute nel documento diffuso ieri mattina. In primis posso rassicurare Buononato che il sottoscritto non solo è l’unico responsabile delle proprie dichiarazioni pubbliche, ma condivide pienamente tutto quello che fa la coalizione che lo sostiene”.

“Purtroppo per Buononato – continua Capone – so perfettamente anche di cosa parlo, e per questo posso, senza timore di smentita, affermare che Amo la Vita dando pubblicamente il proprio sostegno a Di Santo sta creando un precedente unico nella storia politica ed associativa di Sant’Arpino. Il Buononato, o chi scrive per lui, volutamente fa finta di non distinguere fra le diverse tipologie di associazioni. È, ovvio, e pure scontato, che in passato ci siano stati altri sodalizi che hanno fatto politica attiva, ma si trattava di associazioni politiche in senso stretto, che nel proprio statuto hanno quale finalità proprio l’azione politica, volta alla conquista di ruoli di governo in seno alle amministrazioni pubbliche. Tutt’altra cosa sono le associazioni onlus, del terzo settore, che si propongono per statuto di conseguire nobili obiettivi sociali in favore di determinate classi di persone, come i diversamente abili, gli anziani, le famiglie meno abbienti e via discorrendo”.

“Due sono le cose – incalza il candidato sindaco – o Buononato non capisce questa lapalissiana differenza, oppure butta tutto nello stesso calderone e pur di sostenere il suo ‘padrino’ politico Di Santo rischia di gettare alle ortiche il lavoro di anni della propria associazione. Ancora più risibile è il voler tirare in ballo sodalizi dal ‘glorioso corso’.Ebbene questi ultimi non si sono mai schierati ufficialmente, con il proprio simbolo tanto per capirci, in favore di questo o quel candidato. Chi fa pensare al ‘voto di scambio’ non è certo Francesco Capone o Sant’Arpino ‘Libera@Democratica’, bensì, un’associazione che usufruendo legittimamente di contributi comunali, e quindi di un ente pubblico, invece di rimanere terza rispetto ad una contesa politica si schiera apertamente per una delle parti in causa”.

“Allora – sottolinea Capone – chiedo a Buononato mettiamo per assurdo che il sottoscritto vinca le elezioni e diventi il nuovo sindaco di Sant’Arpino, Amo La vita come si comporterà? Non chiederà più il patrocinio del Comune? Non avrà più rapporti con l’amministrazione civica? Sarebbe assurdo. Ovviamente il sottoscritto una volta sindaco sarà il primo cittadino di tutti e non farà certamente distinzioni fra chi lo avrà votato e chi no. Una logica forse sconosciuta a Buononato ed al suo mentore Di Santo, ma che è alla base di ogni buon governo. Pertanto – conclude Capone – caro Pasquale prima di dire stupidaggini, la prossima volta aziona il cervello e soprattutto fai pace con te stesso”.

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