Pd: “’A morte ‘e Carnevale”

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. I gravi fatti accaduti nell’ultimo consiglio comunale, la telenovela fra il sindaco di Orta ed ex Senatore delle Repubblica in merito ai rapporti con i fratelli Orsi, impongono un’attenta riflessione.

Dopo l’ennesima reazione, incomprensibile ed inaccettabile, nella forma e nei contenuti, scattata in seguito all’esposizione dei consiglieri del PD di gravi fatti politici e di illegittimità amministrative inconfutabili, è chiaro a tutti che il nostro primo cittadino vive una situazione imbarazzante ed inadeguata a chi dovrebbe reggere le sorti del nostro martoriato territorio.
Egli stesso, nei comunicati di risposta alle pesantissime accuse lanciate dal senatore Diana, nel corso del processo penale Eco4, ammette le assidue frequentazioni con i fratelli Orsi (passati alle cronache nazionali per essere imprenditori di camorra). Così come riguardo alle nomine nel consiglio di amministrazione della Gmc (in quota Orta di Atella), appare, dai comunicati stampa, che era in atto una vera e propria “spartizione” del territorio ortese (si parla di voti e di tessere di partito), sicuramente non strumentali al bene della nostra cittadina. Sottomettere il territorio ed i servizi comunali a logiche di correnti e di potere è quanto di più politicamente deprecabile si possa mai immaginare. Un periodo buio della storia “politica” di Orta di Atella che speriamo venga chiarito nel più breve tempo possibile.
Lo stesso sindaco, anche nel corso del consiglio comunale ultimo (come riportato nello stesso verbale con cui modificava illegittimamente la composizione della Commissione Elettorale), parla di suoi interrogatori presso la procura di Santa Maria Capua Vetere e di indagini svolte dalla DDA che, come è noto a tutti, si occupa di questioni di camorra.
Prima di collaborare (ed è un dovere di chiunque ricopra un ruolo istituzionale) con gli inquirenti, faresti, però, meglio, caro sindaco, a sgomberare il campo da qualsiasi dubbio, dimettendoti. E’ un atto politicamente dovuto!

A differenza delle tue “farneticazioni politicamente schizofreniche”, caro sindaco, noi esponiamo fatti inconfutabili, affinché i cittadini si rendano conto con chi hanno a che fare.

Il Carnevale è, ormai, passato e pure tu hai fatto il tuo tempo. Un tempo scaduto e che ci ha fatto scadere. Ed allora, il riferimento all’opera del grande Viviani viene spontaneo, proprio, perché tale “farsa” nasconde un lato tragicomico, che fortunatamente è arrivato alla fine.

Condanniamo, proprio per questo, con la massima determinazione, il contegno violento e minaccioso adottato dal “primo” cittadino, il quale non si è, nemmeno, guardato bene dal coinvolgere, nel suo turpe “momento di gloria”, fratelli e famiglie dei consiglieri comunali di opposizione.

Non è certamente Angelo Brancaccio nelle condizioni di poter dare lezioni di legalità e di moralità a chicchessia. E scusateci per la franchezza!

Concludiamo, quindi, invitando l’intera cittadinanza a sostenerci in un processo di rilancio e di cambiamento per la nostra comunità partendo già dal prossimo appuntamento elettorale per il rinnovo del Parlamento, VOTANDO, IL 24 e 25 FEBBRAIO, PER IL PARTITO DEMOCRATICO.

I CONSIGLIERI COMUNALI: FRANCESCO PICCIRILLO, GIUSEPPE ROSETO e MICHELE DE MICCO
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