TORINO. È stata ridotta a dieci anni, nel processo d’appello a Torino, la pena per l’amministratore delegato della Thyssen, Herald Espenhahn, per il rogo che nel 2007 costò la vita a sette operai.
In primo grado era stato condannato a 16 ani e mezzo di carcere. Secondo i giudici della corte d’appello di Torino, che hanno letto la sentenza nella maxi aula 1 del tribunale di Torino, non ci fu dolo. Condanne ridotte a tutti gli imputati. Le pene variano dai 9 ai 7 anni di reclusione.
La riduzione per Espenhahn, per il quale la rideterminazione è di 10 anni, è dovuta alla cancellazione dell’omicidio volontario: per la Corte si è trattato di omicidio colposo con colpa cosciente. Urla e proteste in aula hanno accolto la sentenza. Dai familiari delle vittime si levano grida maledetti.
Dal pubblico fanno eco: Questa è la giustizia italiana, che schifo. I parenti delle degli operai morti nel rogo hanno deciso di occupare la maxi aula del Palazzo di Giustizia in cui è stata da poco letta la sentenza d’appello. L’iniziativa è una protesta contro le riduzioni di pena decise dalla Corte. Non lo accetto – dice una ragazza – mio fratello e altri sei ragazzi sono morti e queste pene sono troppo basse. Nell’aula sono entrati dei carabinieri. Una donna ha lanciato insulti contro gli avvocati difensori.