Maroni boccia il condono: “Non è nel programma”

di Mena Grimaldi

 ROMA. Roberto Maroni è chiaro dai microfoni di Radio Anch’io: “Il condono tombale lanciato da Silvio Berlusconi non è nel nostro programma”.

“Non mi piacciono i condoni, non mi piacciono questi colpi di spugna. Su questo punto non esprimo un consenso a proposte di questo genere”.

“Preferisco seguire un’altra strada, quella che c’è nel nostro programma – dice il segretario della Lega – cioè combattere l’evasione con il ‘contrasto di interessi’, cioè la possibilità di portare in deduzione e detrazione qualsiasi ricevuta per prestazioni rese in modo da consentire a chi spende di farlo e di costringere chi presta servizi a emettere regolare fattura”.

Maroni interviene anche sulle quote latte e dice: “è una fandonia, un falso e chi l’ha detto, c’è già un lungo elenco, sarà chiamato a risponderne davanti ai giudici”, dice Maroni, rispondendo così alle accuse del Pd, e sottolineando che “la questione delle quote latte risala all’83, quando ancora la Lega non esisteva, con le prime sanzioni della Commissione Ue. Noi abbiamo fatto anzi il contrario, con Zaia che ha fatto una legge rateizzando il debito, costringendo anche i Cobas più duri a pagare e chi non lo ha fatto ha violato la legge”.

Dunque, conclude il segretario della Lega, si tratta di “una strumentalizzazione elettorale”.

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