Mara Carfagna: “Non condivido le battute di Berlusconi con le donne”

di Emma Zampella

Mara CarfagnaROMA. Mara Carfagna fa la voce grossa con Silvio Berlusconi, scagliandosi contro quelle battute nei confronti delle donne, poche eleganti e per niente raffinate.

L’ex ministro per le Pari Opportunità, “arruolato” nel Pdl, va in direzione opposta, quasi controcorrente, rispetto ad un pensiero e ad un comportamento maschilista costantemente adottato dai politici vicini a Berlusconi. La Carfagna, dopo la sexy gag, di cui il Cavaliere si è reso protagonista, in occasione della sua visita ad un’azienda in provincia di Venezia, ha dichiarato in più occasioni il suo dissenso nei confronti di tale comportamento: “Non condivido questo modo di scherzare con le donne di Berlusconi”.

L’ex ministra, ora candidata alla Camera per il Pdl, per la prima volta pone l’accento sulle battute, i doppi sensi, e gli atteggiamenti del Cavaliere con le donne. L’ha sempre difeso a spada tratta, ma forse in questa circostanza, è diventato davvero indifendibile, visti i corsi e ricorsi storici. Mara Carfagna ha riproposto tale pensiero anche nel programma di Sky, “Lo spoglio”, dove incalzata sull’argomento da Ilaria D’Amico ha detto: “Non condivido questo modo di scherzare con le donne di Berlusconi, anche se – concede – non voleva essere offensivo. Sa che non apprezzo certe battute”. Come mai questo cambio di rotta? Le immagini che la D’Amico mostra all’ex ministro delle Pari Opportunità sono le stesse che ha già visto da Floris a “Ballarò”, con la differenza che in quell’occasione, la Carfagna si è astenuta dal commentare. Al commento della D’Amico, fortemente contrariata da quel tipo di battute, che sottolinea l’intento malizioso di Berlusconi, la Carfagna risponde: “Sarebbe bene reagire non con un sorriso, ma dicendo magari: ‘Guardi non glielo permetto’”.

L’ex ministra però ci tiene a sottolineare di non voler dare però la colpa all’impiegata, anche se nel frattempo la conduttrice allude ad una sorta “di sudditanza psicologica nei confronti di un uomo noto ed estremamente potente”. Che siano state le dichiarazioni della Meloni, collega della Carfagna, a far accendere la lampadina dell’opporsi a questo modo di scherzare? E in rapporto a quanto detto proprio da Giorgia Meloni, circa la sua situazione di imbarazzo nei confronti di alcuni comportamenti troppo maschilisti all’interno del partito, la Carfagna sale in cattedra e ammonisce anche lei: “Non mi è piaciuta l’uscita che ha fatto in questo momento, perché mi sembra l’atteggiamento dei piccoli partiti, che, per aver visibilità, titoli e guadagnare consensi, tentano di uscire con qualcosa di eclatante, attaccando il Pdl e il Popolo della Libertà. È un atteggiamento abbastanza diffuso che paga in termini di consensi.

“Personalmente – aggiunge ancora l’ex ministro – mi sono trovata spesso a non condividere scelte del mio partito, posizioni, proposte. Ritenendo però il Popolo della Libertà la mia casa non mi è mai mancato il coraggio di fare le mie battaglie dall’interno del partito. Battaglie che mi sono costate anche l’isolamento. Ma non ho mai pensato di pensare di abbandonare il mio partito e dire mi sono vergognata del mio partito. Bisogna trovare il coraggio di alzarsi e dire che quella cosa non piace, fare una battaglia affinché quella cosa non si possa cambiare”.

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