L’assessore resta incinta: la giunta M5S le toglie le deleghe

di Redazione

 VENEZIA. Via le deleghe all’assessore Roberta Agnoletto, in dolce attesa, dalla fine di marzo.

A deciderlo, stando a una mail inviata dalla Agnoletto, è stato il sindaco a 5 Stelle di Mira, Alvise Maniero. Una mossa che ha suscitato il dolore e lo sconcerto dell’interessata. È stata la stessa Agnoletto, infatti, a comunicare la novità ai colleghi.

A darle le nuove disposizioni, ossia il decadimento delle deleghe a Sport e Ambiente, è stata la presidente del consiglio comunale, Serena Giuliato, “alla 33esima settimana di gestazione”, precisa la Agnoletto. La volontà sarebbe quella di “procedere ad una mia sostituzione a causa della gravidanza e, quindi, dell’imminente parto e degli impegni materni conseguenti”, scrive ancora nella mail. La decisione dovrebbe essere operativa alla fine di marzo.

L’assessore si è sentita voltare le spalle e dice di aver provato “una profonda delusione di fronte alla soluzione pensata dai miei colleghi, non foss’altro per la sacralità indiscutibile del diritto alla maternità”. E ancora: “Con stupore ho registrato la ferma intenzione della maggior parte dei miei Colleghi di procedere alla mia sostituzione anziché cercare altre soluzioni. Solo alcuni di loro hanno manifestato apertamente contrarietà a tale sostituzione, sia nella forma che nella sostanza”. Non tutti, però, l’hanno lasciata sola, a confermarlo nella lettera è la stessa Agnoletto che ringrazia apertamente l’assessore Orietta Vanin.

Da parte della presidente del Consiglio il commento è secco: non sarebbe una sostituzione legata alla maternità, piuttosto una revisione delle deleghe, resa necessaria anche dal fatto che la Agnoletto, negli ultimi tempi, sarebbe stata poco presente.

”Stiamo considerando in questi giorni, giunta e gruppo consiliare quali decisioni sulla giunta siano le migliori, non esistono altre motivazione in gioco”, afferma il sindaco di Mira, Alvise Maniero. Affidando al blog del Movimento Cinque Stelle il proprio pensiero, il 27enne primo cittadino di Mira osserva che ”altre voci o comunicazioni riguardanti qualsiasi altro parametro di valutazione o discriminazioni di qualsiasi tipo, semplicemente, non appartengono a noi, le rigettiamo e non sappiamo come commentarle”.

”Quando si hanno degli obiettivi ambiziosi – spiega ancora Maniero – ogni tanto, bisogna fermarsi per capire se la strada intrapresa e’ quella giusta e se, quanto si e’ fatto va nella direzione voluta. Nei primi 8-9 mesi di mandato abbiamo fatto molte cose nonostante non siamo esperti politici. A volte bisogna avere il coraggio di ammettere che qualche cosa si poteva fare in modo diverso e con risultati migliori. Bisogna avere il coraggio di cambiare se si ha l’obiettivo di fare ancora meglio. I primi ad essere sotto esame assieme a me, sono proprio gli assessori, che sono stati scelti per portare avanti il programma di mandato il meglio possibile, e che hanno questa funzione e questo solo scopo per il loro incarico. Per questo la loro nomina e le loro deleghe sono conferite e modificate o revocate dal Sindaco, che deve decidere se, come e quanto ciascuno sia la persona adatta al ruolo di grande responsabilita’ che ricopre, per rispondere alle necessità di tutti i cittadini”.

”Per fortuna o purtroppo – conclude – a volte i soli titoli e le competenze pregresse non garantiscono l’efficacia nell’operato. Questa considerazione e gli obiettivi ambiziosi, ci chiedono di analizzare continuamente l’attività dei vari assessori, ed eventualmente di porre in atto dei correttivi”.

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