Francesco Schettino: testimonial per il turismo delle Marche

di Emma Zampella

Simone SchettinoANCONA. Una notizia che ha dell’incredibile e che ha suscitato non poche reazioni: Francesco Schettino, l’ex comandante responsabile del naufragio della Costa Concordia, starebbe cercando lavoro. L’offerta migliore? Testimonial della campagna pubblicitaria per il turismo delle Marche.

La notizia, che rimbalza da un giornale all’altro, ha destato non poco scalpore. Tutto parte da una notizia comparsa sulle pagine locali del Resto del Carlino, secondo cui un operatore turistico numanese, di cui non viene fatto il nome, ha contattato Schettino in virtù del loro rapporto di amicizia.

“Ho avuto modo – dice Carlo Neumann, presidente dell’Associazione Riviera del Conero – di confrontarmi con altri presidenti di categoria, in particolare con la presidente dell’Associazione albergatori Riviera del Conero Annamaria Ciccarelli e con il presidente del Consorzio turistico Numana Marco Agazzani, che all’unisono smentiscono qualsiasi possibilità di sviluppo della malsana idea di avvalersi di una qualsiasi forma di collaborazione con Schettino. Mi auguro, qualora fosse realmente stata partorita localmente da qualcuno, che ci si sia resi conto del danno d’immagine che arreca al territorio del Conero”. “Auspichiamo vivamente – incalza Neumann – che questa buia fantasia non abbia fondamento alcuno: una persona divenuta famosa per un evento così negativo sicuramente non deve essere associata a una località che vive di turismo, bella e solare”.

E di effetto “boomerang” parla anche il vicepresidente regionale di Confesercenti, Giancarlo Gioacchini: “Non è sicuramente un fatto positivo per l’immagine della Riviera del Conero. È una cosa fuori da ogni logica”.Un commento abbastanza duro arriva anche dal sindaco di Numana, Marzio Carletti (Pd), che sulla questione dice: “Apprezzo lo sforzo di fantasia, ma bisogna partorire qualcosa di più interessante. Spero che non ci sia nulla di concreto: la cosa mi vede assolutamente contrario. Al di là di tutte le considerazioni e l’aspetto giudiziario, Schettino non mi sembra la figura corretta a cui riferirsi per rilanciare l’immagine turistica di Numana”. P

er il primo cittadino si tratterebbe di una notizia priva di fondamento: “L’accostamento del nome di Schettino con Numana lo eviterei in ogni modo. Mi auguro che si tratti di un’idea isolata. Qualora poi ci fosse qualcosa di concreto, come amministrazione non vogliamo essere coinvolti”. E la voce grossa la fa anche il Presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, che su facebook ha scritto: “Sto cercando di capire chi sia il ‘genio’ che ha pensato di invitare Schettino ad un’iniziativa per la valorizzazione del Conero. Tre giorni di impegno a Milano, per sostenere la reputazione della nostra regione – conclude Spacca – vanificati da un’iniziativa scellerata, immediatamente ripresa dalla stampa nazionale, che naturalmente non aveva scritto neppure una riga dei grandi successi ottenuti dalle Marche al Bit”.

Ma a mettere a posto qualche tassello che manca ci pensa il Corriere della Sera che spiega un po’ di verità sul conto del comandante, costretto dall’autorità giudiziaria all’obbligo di dimora a Meta di Sorrento, nel Napoletano, in attesa della conclusione del processo che lo vede accusato di omicidio plurimo colposo, naufragio, abbandono di persone incapaci di provvedere a se stesse, abbandono di nave e omessa comunicazione dell’incidente alle autorità marittime. “Non posso andare avanti così, i risparmi non bastano più. Voglio ricominciare a navigare, il mare è la mia vita, o, almeno, potrei insegnare…” si è sfogato di recente l’ex comandante in un’intervista al Nautilus International Telegraph .

Tempo qualche giorno ed è arrivata la notizia che fa rabbrividire tutti. Una notizia che però viene precisata e chiarita come vera dal legale del comandante, Francesco Pepe, che ha detto: “Il mio cliente si recherà in paese nei prossimi giorni per un colloquio di lavoro. Abbiamo chiesto ai magistrati un permesso per consentirgli di allontanarsi da Meta di Sorrento: è suo diritto procurarsi una fonte di guadagno”. E che tipo di lavoro sarebbe? “Nel settore turistico e alberghiero – prosegue il legale -, altro non so…”. Le risulta che possa partecipare a convegni o incontri sul turismo nel Conero? «Non credo – dice l’avvocato Pepe -, anche se non posso escludere che possa avere contatti con un’associazione di commercianti di Numana, tra i quali c’è anche un amico di Schettino: non so se hanno organizzato un incontro…”. La storia si attorciglia e sicuramente avrà un finale clamoroso. Con Schettino tutto è possibile.

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