Tunisia in rivolta dopo l’uccisione di Belaid

di Mena Grimaldi

 TUNISI. Tunisi in fiamme dopo l’assassinio di Chokri Belaid, segretario del Partito dei patrioti democratici ucciso in un agguato mentre stava uscendo dalla sua abitazione di Tunisi mercoledì mattina.

In migliaia di persone hanno messo sotto assedio il Ministero dell’Interno, a protezione del quale sono stati dispiegati centinaia di agenti. Altre migliaia di persone sono scese in piazza in diverse città, inclusa Sidi Bouazid.

Secondo le prime notizie, Belaid, è stato ucciso con quattro colpi d’arma da fuoco sparati da breve distanza davanti alla sua abitazione. Belaid era soprattutto uno dei massimi esponenti di Nidaa Tounes, la formazione politica di recente costituzione e che è la più importante dell’opposizione tunisina.

Dopo l’uccisione di Belaid, le opposizioni presenti nell’Assemblea costituente hanno deciso di fare dimettere tutti i loro rappresentanti. Lo ha annunciato il portavoce della coalizione, Hema El Hamami, nel corso di una conferenza stampa. El Hamami ha quindi chiesto le dimissioni del governo in carica e la nascita di un esecutivo ad interim con l’obiettivo di salvare la Tunisia dall’ondata di violenza.

E per giovedì è stato proclamato uno sciopero generale.Giovedì e venerdì si fermerà anche la giustizia tunisina. E’ la prima volta nella storia della Tunisia che l’ordine forense tunisino sciopera in segno di protesta contro l’uccisione di qualcuno. In questo caso, Beraid era un apprezzato avvocato penalista.

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