Cipro, il filoeuropeo Anastasiadis eletto presidente

di Redazione

Nikos AnastasiadisNICOSIA. Nikos Anastasiadis, leader dei conservatori, ha trionfato alle presidenziali cipriote che, di fatto, si sono rivelateun referendum sull’accettare o meno le misure di austerity richieste dall’Unione Europeaper salvare Cipro dalla bancarotta.

Sostenitore del piano di salvataggio da 17 miliardi di euro, Anastadies, 66 anni, avvocato,ha vinto al ballottaggio con 57,5%. Il rivale di sinistra, sostenuto dal partito comunista Akel, Stavros Malas, contrario alla stretta imposta dall’Ue, si è fermato al 42,3%.

Le elezioni, in cui si èregistrata un’astensione del 19%, dovuta al malcontento sociale diffuso nel paese sull’orlo della bancarotta e con una disoccupazione record al 15%, fanno presagire una netta discontinuità rispetto alla politica del governo uscente, di ispirazione comunista, che nel tentativo di attenuare gli effetti socialmente insostenibili dei piani di austerità proposti da Bce, Fmi e Unione Europea, ha cercato di ottenere ulteriori prestiti da Russia e Cina, rallentanndo i negoziati con la ”troika”.

Ora il neo presidente, che si insedierà il 28 febbraio,dovrà tirare fuori il Paese dalla secche della peggiore crisi economica che Cipro, nell’Eurozona dal giugno 2012, abbia mai affrontato. Sullo sfondo la difficile situazione economia: l’Ue ha predetto una contrazione del Pil del 3,5% per il 2013 dopo un calo del 2,3 lo scorso anno, e prevede che la recessione continui fino al 2016.

”Di fronte a grandi sfide vogliamo l’Europa al nostro fianco e da parte nostra abbiamo intenzione di essere coerenti nell’onorare i nostri impegni”, ha dichiarato il filoeuropeo Anastasiades, che siè impegnato a negoziare in breve tempo il piano di aiuti da 17 miliardi di euro con Fmi e Ue, una somma non lontana dall’ammontare annuo dell’intera economia cipriota.

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