Sacerdote ricattato con fotomontaggi compromettenti: due arresti

di Redazione

 PIEDIMONTE. A seguito di un’attività investigativa coordinata dalla compagnia carabinieri di Piedimonte Matese e condotta dai militari della stazione di Prata Sannita, lo scorso 17 gennaio, fu arrestata in flagranza di reato Virginia Musco, 42enne di Alvignano, …

… con a carico precedenti per reati contro la persona e in materia di stupefacenti. Secondo quanto accertato dai militari, la donna, oltre ad aver minacciato di morte un anziano sacerdote che vive attualmente presso un convento di Prata, che oltre venti anni fa era stato parroco ad Alvignano, tentava di estorcergli una somma contante pari a 2.500 euro, altrimenti avrebbe prodotto e resi pubblici alcuni fotomontaggi compromettenti che lo riguardavano.

La 42enne, nell’atto di commettere l’estorsione, fu bloccata dai Carabinieri, che si erano appostati nei pressi del convento dopo la segnalazione della vittima, e successivamente trasferita presso il carcere femminile di Pozzuoli.

Un ulteriore sviluppo delle indagini sul caso, ha portato venerdì mattina i Carabinieri della Stazione di Prata Sannita, con la collaborazione dei militari della Stazione di Alvignano, ad eseguire un nuovo arresto. Si tratta di Biagio Diana, 55enne di Dragoni, con a carico precedenti per detenzione illegale di armi e reati contro la persona, il quale secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe stata la mente dell’attività estorsiva ai danni del sacerdote, mentre la Musco veniva utilizzata dallo stesso quale esecutrice dell’azione criminosa.

E’ emerso inoltre che i due, almeno in altre tre precedenti occasioni, erano riusciti ad estorcere all’anziano parroco somme contanti pari a circa duemila euro, minacciando di pubblicare ed inviare al vescovo, fotomontaggi compromettenti che ritraevano la vittima ed un altro parroco appartenete al predetto convento, insieme ad alcune bambine.

Così Biagio Diana è finito anche lui in manette in esecuzione di un mandato di cattura emesso dalla competente autorità giudiziaria, con l’accusa di concorso in estorsione aggravata continuata.

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