Alberghiero, Liguori: “Ecco la verità”

di Redazione

 CESA. L’azione amministrativa è fatta di atti concreti, non di chiacchiere, volantini o passerelle nei consigli comunali.

Noi abbiamo messo insieme un poco di atti ufficiali per ricostruire in modo limpido la vicenda dell’alberghiero. Se c’è qualcuno da smascherare è chi in cattiva fede ha voluto confondere, in questa vicenda, la difesa degli interessi del Comune con supposte trame di cui non riusciamo a capire gli scopi. 15 luglio 2010: la precedente Amministrazione stipula con la Provincia una convenzione in cui concede i locali di Piazza A. Moro in uso gratuito e tempo indeterminato, prevedendo addirittura all’articolo 2 che il “Comune di Cesa potrà rientrare nel pieno possesso dell’immobile in argomento qualora metta a disposizione della Provincia un diverso fabbricato di equivalenti caratteristiche edilizie, dimensionali ed insediative e come tale espressamente accettato dalla Provincia”;

22 maggio 2012: a pochi giorni dall’insediamento della nuova Amministrazione il Sindaco con nota n.3310 scrive al Presidente della Provincia proponendo “ che la convenzione in oggetto venga rivista, prevedendo un canone di locazione mensile a favore del Comune di Cesa, in caso contrario l’amministrazione sarà costretta a revocare la destinazione scolastica dell’immobile…”;

19 luglio 2012, non essendo pervenuti riscontri positivi alla richiesta del Sindaco, il Consiglio Comunale con delibera n.27 dispone, con il voto contrario dell’opposizione, la revoca della destinazione scolastica e la restituzione dell’immobile;

12 settembre 2012 : l’assessore provinciale alla pubblica istruzione (prot. 90558) scrive al Sindaco “ ……la provincia non avrebbe potuto accollarsi l’onere di locazione richiesti perché non contemplati nella convenzione…….a seguito di incontro con i dirigenti scolastici è emersa la impossibilità di trasferire nell’immediato gli alunni da Cesa ad Aversa ……. Il tutto avverrà entro e non oltre il 31 dicembre 2012”;

21 dicembre 2012 : prot. 120806 la Provincia chiede al Sindaco “ una proroga dell’utilizzo dei locali comunali per evitare doppi turni e garantire regolare svolgimento delle attività didattiche”;

27 dicembre 2012 : il Sindaco risponde al Presidente della Provincia “nello spirito di collaborazione tra istituzioni e nell’interesse della popolazione studentesca, questa amministrazione non ha alcuna obiezione a consentire alla popolazione scolastica di terminare l’anno scolastico presso la sede Piazza A. Moro in Cesa fino alla data del 15-06-13 quale termine inderogabile per la restituzione dell’immobile”;

5 febbraio 2013, subito dopo un incontro con il Presidente della Provincia ed il Sindaco di Cesa, l’assessore provinciale alla pubblica istruzione scrive agli stessi “ preso atto della disponibilità del Sindaco a concedere in uso gratuito i locali di Piazza A. Moro, fino alla conclusione dell’anno scolastico in corso, si rassicura che sarà predisposto in sede di previsione di bilancio 2013 la necessaria copertura finanziaria dell’importo di 15.000 euro annui finalizzati alla formalizzazione contrattuale con il medesimo Comune della durata di anni sei con decorrenza 01/07/2013”.

Appare evidente che, se non vi fosse stata la delibera di revoca in Consiglio e se il sindaco ed amministrazione non avessero tenuto duro, nonostante polemiche, pressioni, ingiurie non si sarebbe mai ottenuto la revisione della Convenzione. E’ chiaro che il canone non corrisponde al valore reale dell’immobile, ma questa è una concessione dovuta da parte del Comune alla Provincia che ha consentito la permanenza della scuola a Cesa. Questa somma verrà destinata annualmente alla manutenzione degli edifici pubblici comunali (che in gran parte sono scuole). Non chiediamo medaglie per tutto questo, abbiamo solo fatto il nostro dovere e dato un esempio di buona amministrazione correggendo errori commessi in passato.

Il sindaco Cesario Liguori

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