Per le copie tessere elettorali occorre denuncia alla polizia: voti a rischio

di Redazione

 CASAL DI PRINCIPE. Con i tempi che corrono, molti elettori presi dai numerosi problemi di sopravvivenza, prestano sicuramente poca attenzione alla “Tessera elettorale” che, dopo la partecipazione al voto, mettono in qualche cassetto insieme ai vari documenti ed effetti personali.

Accade, quindi, che solo in approssimarsi delle elezioni politiche, spinti dagli appelli televisivi, alcuni vanno alla ricerca di tale documento e s’accorgono magari di averlo smarrito. L’articolo 13 della legge 30 aprile 1999, numero 120, che la previde, assicurando un buon risparmio di tempo e di danaro per lo Stato, dice che: “In caso di smarrimento, l’elettore potrà richiedere il duplicato presso l’ufficio elettorale comunale, previa domanda corredata da una dichiarazione di smarrimento, o da una denuncia all’Autorità di P.S.”.

Per il comune di Casal di Principe, di fronte ad una siffatta normativa, formulata alquanto chiara dal legislatore, la triade commissariale ha ritenuto di applicare solo in “Pejus” la citata disposizione (come del resto è solita fare anche in altri settori amministrativi, come l’acqua e i diritti cimiteriali), e sta richiedendo per tutti i casi copia di denuncia preventiva davanti agli uffici di polizia che spesso invitano i malcapitati a ritornare in un altro momento.

Il risultato che si sta ottenendo è che, anche grazie a questo nuovo e sicuramente ingiusto provvedimento, molte persone anziane o quelli che si stanno allontanando sempre di più dalla partecipazione attiva alla vita politica del paese, visto che persino l’ascensore collegato al terzo piano dell’ufficio elettorale, è da mesi guasto per mancata manutenzione, lasciano ben volentieri il comune rinunciando ad una così ardua impresa, lanciando in compenso diversi sfiziosi e coloriti improperi nei confronti della politica e dei signori commissari che la rappresentano in questo modo.

Abbiamo proprio l’impressione che per noi casalesi si stia ripetendo in ogni particolare la scenetta comica di Toto’ e Pasquale, con la battuta finale: “Vediamo questo stupido dove vuole arrivare”, con la differenza che noi ci hanno fatto per forza di cose diventare tutti Pasquale!

Ragionier Luigi Furia

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