NAPOLI. Lappello era partito in tempo utile, forte e chiaro il messaggio: tutti in campo, a Quarto, per sostenere la squadra ed esprimere dal vivo la solidarietà alla società calcistica. Ma sono stati in pochi a raccoglierlo: spalti semivuoti, assenti le istituzioni.
Sono queste le parole espresse con grande rammarico dalla giornalista Rosaria Capacchione, candidata al Senato del Partito Democratico, dagli spalti dello stadio comunale ‘Giarrusso’ di Quarto domenica mattina, mentre assisteva allincontro della squadra di calcio della società sequestrata alla camorra e oggi gestita da un amministratore giudiziario, vittima dellennesimo raid intimidatorio.
Istituzioni e cittadini assenti nonostante un appello accorato lanciato tramite Facebook e lo slogan scandito per lintera mattinata di sabato da altoparlanti e megafoni piazzati su un auto in giro per la città. Il sold out della legalità, ovvero lappello al tutto esaurito come risposta collettiva ai raid non ha sortito gli effetti sperati.
Un brutto segnale dice Capacchione – la prova che nella cittadina flegrea, per lungo tempo condizionata dalle attività del clan Polverino e da una classe politica collusa e connivente, cè ancora molto da fare per recuperare legalità e agibilità democratica.