Estorsioni a lavanderia industriale: 12 arresti contro tre clan

di Redazione

 NAPOLI. Durante la notte scorsa, la squadra mobile di Caserta, guidata da Alessandro Tocco, ad epilogo di indagini coordinate dalla Procura distrettuale di Napoli, ha eseguito 12 ordinanze di custodia cautelare in carcere, …

… emesse dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Dda partenopea, in relazione al reato di estorsione continuata, aggravata dal metodo mafioso e dal fine di agevolare i clan camorristici dei casalesi-gruppo Bidognetti, egemone nel comprensorio domitio, e “Misso” e “Lepre”, attivi nell’area nord di Napoli.

I destinatari dei provvedimenti,in gran partegiàdetenuti,sono: Massimo Alfiero, alias “‘O Capritto”, 40 anni, di Casal di Principe, detenuto a Cuneo; Raffaele Bidognetti, 39 anni, di Casal di Principe, figlio dello storico capo fazione Francesco Bidognetti, alias “Cicciotto ‘e mezzanotte”, anch’egli detenuto a Cuneo, mentre il padre è dal 1993 in regime di 41bis; Antonio Cerullo, 47 anni, di Casal di Principe; Alessandro Cirillo, alias “’O Sergente”, 36 anni, di Casal di Principe, componente dell’ala stragista guidata da Giuseppe Setola, detenuto a Cuneo; Bernardo Cirillo, 46 anni, di Casal di Principe, detenuto a L’Aquila; Giosuè Fioretto, 39 anni, detenuto a Secondigliano; i fratelli Ciro Lepre, alias “’O Sceriffo”, detenuto a Pavia, e Patrizio Lepre, alias “’O Nennillo”, 49 anni, detenuto al carcere “Opera” di Milano; Giovanni Letizia, 32 anni, anch’egli componente dell’ala Setola, detenuto a Milano; Antonio Russo, 59 anni, di Napoli; Mario Savarese, 60 anni, di Napoli, detenuto a Piacenza; Salvatore Spenuso, 39 anni, detenuto a Santa Maria Capua Vetere.

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L’operazione è frutto di una complessa ed articolata attività investigativa, coordinata dalla Procura Antimafia di Napoli (procuratore aggiunto Federico Cafiero De Raho, sostituto procuratore Cesare Sirignano), che ha svelato l’esistenza di un vero e proprio “patto criminale”, sancito agli inizi degli anni 2000 tra clan il clan dei Casalesi-fazione Bidognetti, e Misso e Lepre, al fine di gestire congiuntamente le attività estorsive in danno di una lavanderia industriale attiva nel napoletano.

Le indagini hanno rivelato come gli emissari delle citate organizzazioni criminali, agendo in sinergia, avevano imposto il pagamento di ingenti ratei estorsivi, versati in occasione delle canoniche scadenze di Natale, Pasqua e Ferragosto, ai titolari di una lavanderia industriale, attiva in campo nazionale, la “American Laundry Ospedaliera s.p.a.”, con sede a Melito di Napoli, aggiudicataria di importanti commesse, da parte di enti pubblici e privati, nelle province di Napoli e Caserta.

In particolare, allorquando la reggenza del “clan Bidognetti” venne assunta da Luigi Guida, alias “’O Drink”, originario del napoletano, che aveva mantenuto rapporti con esponenti delle organizzazioni napoletane, i casalesi avanzarono la pretesa che l’impresa avrebbe dovuto pagare il pizzo in relazione alle commesse ottenute nel comprensorio domitio.

L’“American Laundry” con oltre 400 dipendenti, già aggiudicataria di numerose commesse da parte della Regione Campania per enti ospedalieri e assistenziali, aveva vinto anche l’appalto dei servizi di lavanderia di un importante ente ospedaliero di Castel Volturno, in relazione alla quale i Bidognetti, pretesero che una parte dei proventi estorsivi spettassero loro. In merito, le indagini hanno appurato che, tra il 2001 ed il 2008, sono state versate cifre fino ad un ammontare compreso tra gli 8.000 euro ed i 12.000 euro mensili per i soli clan camorristi del napoletano, cui andavano ad aggiungersi le “spettanze bidognettiane”, di ammontare compreso tra i 3.000 ed i 4.500 euro annui. Attualmente, anche per le vessazioni camorristiche subite, l’impresa versa in grave crisi finanziaria, a causa della quale molti dipendenti rischiano il licenziamento.

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