Via D’Acquisto, ragazzini terrorizzati da baby gang di rapinatori

di Nicola Rosselli

 AVERSA. A piedi o in motorino, ma quasi certamente è la stessa banda ad operare.

In un primo tempo intimidivano il malcapitato con qualche spintone, successivamente è spuntata anche una pistola, forse giocattolo, ma meglio non rischiare per provare. I ragazzini che utilizzano via Salvo D’Acquisto (e sono in tanti, considerato che su questa strada, trafficata ad ogni ora del giorno, c’è la sede della succursale della scuola media dell’istituto comprensivo “De Curtis”) da qualche giorno hanno il terrore di percorrerla da soli. Sono troppi gli studenti dagli undici ai quattordici anni che rimangono vittima di rapine.

Rapine attuate da coetanei o di qualche anno più grandi, quasi certamente anch’essi minorenni, e che hanno come obiettivo non tanto i soldi (sarebbe un bottino magro accontentarsi degli spiccioli che i ragazzini hanno in tasca), ma i costosi e agognati telefonini cellulari di ultimissima generazione o orologi. E quando non si è di fronte alla rapina si registra il classico scippo attuato a bordo di ciclomotori.

Diverse sarebbero, sino ad oggi, le denunzie fatte presso la non lontana stazione dei carabinieri di viale degli Artisti. Un fenomeno che ha causato non poco fermento e, soprattutto, tanta paura non tanto tra i ragazzini che scelgono, oramai, di camminare in gruppo, quanto nei genitori che non si sentono più sicuri di lasciare i figli camminare da soli.

Da qui la scelta, anche quando i ragazzi sarebbero in grado di andare e ritornare da scuola da soli, di accompagnarli. I ragazzini si dimostrano alquanto maturi e sottolineano che “non ci sentiamo eroi né, tanto meno, vogliamo diventarci. Se vediamo una pistola puntata contro, non stiamo lì a chiederci se è vera o giocattolo o se chi la impugna avrà il coraggio di usarla. Ci limitiamo ad obbedire e a consegnare quanto ci viene chiesto”.

Un ragionamento da adulti, forse inculcato dai genitori che, di comune intesa con la dirigenza scolastica, hanno già segnalato il fenomeno al sindaco di Aversa Giuseppe Sagliocco al quale hanno chiesto di farsi portavoce verso le forze dell’ordine, per una presenza, magari in borghese, in quella strada con l’installazione di telecamere di videosorveglianza. “Da parte mia – ha dichiarato quest’ultimo – mi sono già attivato. Il comandante della polizia municipale sta prendendo contatti proprio in queste ore con i responsabili cittadini di polizia e carabinieri per approntare degli appositi servizi che possano garantire una maggiore tranquillità per questi ragazzini e per i loro familiari quando vanno a scuola”. “Del resto, – ha concluso il primo cittadino – si tratta di continuare sulla strada intrapresa e che ci siamo impegnati a percorrere in sede di comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico, oltre alla microcriminalità, nel mirino di questa amministrazione anche i parcheggiatori abusivi che operano in diverse zone della città”.

A necessitare di un controllo e di una vigilanza particolare, soprattutto nelle serate dei fine settimana anche l’area interna e immediatamente esterna del Parco Pozzi, dove si registrano rapine da parte di gruppi di giovanissimi ai danni di coetanei e coppiette di minorenni in cerca di un minimo di intimità nel Parco. Nel mirino sempre e soprattutto telefonini. Non a caso l’amministrazione comunale h ipotizzato la permanenza in strada degli agenti di polizia municipale sino alle 2 di notte nelle serate di venerdì, sabato e domenica per garantire una movida tranquilla.

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