Tribunale, Villano a Nobis: “Questione di coerenza”

di Nicola Rosselli

 AVERSA. “Premetto che questo, almeno da parte mia sarà l’ultimo atto nel ping-pong con l’avvocato Nobis per non trasformarlo in un telenovela senza fine”.

Inizia con questa premessa l’ennesimo intervento nella querelle tra il consigliere comunale del Pd Marco Villano e il collega di Noi Aversani Nico Nobis. “Ancora una volta, – riprende l’ingegnere aversano – devo sottolineare che il problema è soprattutto politico, al di là dei tecnicismi, tutti apprezzabili di Nobis. Non siamo preoccupati o dispiaciuti se la sede del tribunale venisse ad Aversa e siamo pronti a difendere questa eventualità. Semplicemente non condividiamo la scelta politica portata avanti da Monti di abolire le sedi distaccate . Una scelta che non hanno condiviso tanti aversani visto il risultato di Monti alle elezioni. Scelta che nemmeno Nobis, almeno da quello che abbiamo capito, condivide. Però come nel pieno stile di quest’amministrazione vota chi la propone. Coerenza! Ed era solo questo che avevamo evidenziato relativamente al suo sindaco, nemmeno a lui. Tra l’altro, crediamo che Sagliocco sia in grado di difendersi da solo e non abbia bisogno di pretoriani o avvocati difensori”. “Siamo invece preoccupati – continua l’esponente democratico – se oltre alla cancellazioni delle sedi distaccate qualcuno decidesse che la sede del tribunale fosse quella attuale (Marano, ndr) perché come dice Nobis il tribunale è già istituito”.

Sin qui l’argomento tribunale. Villano, poi, passa a rispondere Nobis sulla partecipazione “concessa” alle opposizioni dalla maggioranza e afferma: “Sulla presidenza della commissione consiliarelavori pubblicidevo registrare una caduta di stile perché fu proprio il suo capogruppo e il suo sindaco a condannare la votazione dei presidenti dell’opposizione perché frutto di un mancato accordo interno alla maggioranza e non ad una volontà politica di assicurare la partecipazione. Anche perché abbiamo imparato a conoscere il sindaco e siamo certi che se avesse potuto oltre a tutte le deleghe che ha tenuto per sé, si sarebbe fatto eleggere anche presidente di tutte le commissioni. Figuriamoci se abbia mai anche lontanamente ipotizzato di darle alla minoranza, basta pensare alla presidenza della commissione statuto che in precedenza era appannaggio delle opposizioni, fosse solo per un simbolismo istituzionale”.

“Il candidato della maggioranza alla commissione lavori pubblici – continua Villano – era Paolo Santulli che come ricompensa di quella sconfitta ha avuto la delega alla programmazione complessa. E qui l’ennesima promessa mancata del sindaco che aveva proclamato pubblicamente che mai avrebbe assegnato deleghe ai consiglieri e mai avrebbe accettato assessori già nominati da Ciaramella nelle sue giunte”.

Passando nuovamente alla politica, il consigliere democratico evidenzia che “Il dato elettorale è inconfutabile: la città ha bocciato l’amministrazione e il tradimento del sindaco nei confronti di un suo alleato, l’Udc, scendendo il primo cittadino in campo come uomo di parte, nonostante si fosse sempre, in precedenza, dichiarato equidistante dai partiti. I dati, comunque, sono lì: se Sagliocco ha dato indicazioni di voto per Monti e l’Udc i cittadini non lo hanno seguito visto che queste due forze politiche, nonostante la presenza di aversani nelle loro liste, hanno preso molti meno voti delle ultime amministrative”.

Per quanto riguarda l’Infopoint, inoltre, per Villano: “Quando parlavo di speranza di rimpinguare le casse comunali commentavo la proposta del sindaco di trasformarlo in edicola con un canone di locazione di 150 euro. Forse si tratta di “Ciccare” (nel senso di sbagliare, come recita il dizionario) lì, ma credo che l’Infopoint debba essere utilizzato per lo scopo primario, come anche il mondo culturale cittadino, richiede, anche perché, da informazioni assunte, a breve, a giorni, riaprirà l’edicola nella stazione ferroviaria e allora a cosa serviranno due edicole a dieci metri (o meno) l’una dall’altra?”.

“Mi sia concesso – è ancora l’esponente democratico a parlare – un passaggio sulla commissione per il conferimento dell’incarico di rappresentare l’Amministrazione nelle opposizioni alle sanzioni amministrative ad un avvocato esterno. Anche qui il problema non è tecnico, ma politico. Il sindaco (o il collega Nobis suo avvocato difensore, a quanto pare) dovrebbe spiegarci perché come suo delegato alla presidenza della commissione esaminatrice ha scelto l’assessore al bilancio (dottore commercialista) e non quello al contenzioso (avvocato). Altro non abbiamo chiesto, anche se, dalla lettura dell’avviso pubblico, ci appare smisurato il potere discrezionale della commissione”.

In chiusura Villano preannunzia un’interrogazione al sindaco Sagliocco per sapere se la sua addetta stampa sia a disposizione solo della maggioranza o di tutti i consiglieri, considerato che i comunicati di Nobis, consigliere così come Villano (che è anche capogruppo consiliare Pd) vengono emessi su carta intestata del Comune di Aversa e diffusi dall’addetta stampa così come avviene per i comunicati ufficiali del sindaco.

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