Tribunale, Nobis ribatte a Villano: “Quale dramma per Aversa?”

di Redazione

 AVERSA. È vero, la politica è “anche” una questione di stile, e può indurre spesso ad infiammare gli animi e le menti, soprattutto quando non si riesce a comprendere qualcosa o qualcuno.

Perciò, sebbene non sia io a dover far pace con la mia testa, reputo da cittadino aversano essere davvero ostico comprendere i motivi per i quali, a detta del consigliere Villano,il nostro territorio sarebbe oggetto di nuova mortificazione ed umiliazione laddove il Tribunale di Napoli Nord fosse realmente collocato ad Aversa. Q

uale sarebbe il dramma che la nostra città dovrebbe affrontare se, in ragione di questo tribunale aversano, si riuscisse a dare a tutto l’agro aversano un simile presidio giudiziario, emblema di sicuro prestigio e, perché no, di indotto?!?

Devo, ahimè, sottolineare ancora una volta che il Tribunale di Napoli Nord non è istituendo bensì istituito, con la conseguente cancellazione della geografia giudiziaria casertana e sammaritana, e che quindi solo l’interlocuzione in corso con la commissione ministeriale potrebbe dare un ultimo spiraglio a tutti noi, scegliendo Aversa come location del tribunale ed impedendo che sia collocato a Marano, con tutti i disagi del caso.

Rivolgo anzi, in questa sede, un invito a coloro che saranno eletti alla Camera e al Senato di rivedere immediatamente questa legge, perché è stata trattata da molti con troppa disinformazione e superficialità, senza conoscere la reale portata e i risvolti pratici di una simile modifica.

Mi conforta, però, apprendere come sempre il mio collega consigliere, Marco Villano, pur non essendo un avvocato e, quindi, impossibilitato a comprendere fino in fondo i disagi di noi avvocati e degli addetti ai lavori, riesca a concludere il discorso sulla questione, in perfetta e totale antitesi con le sue stesse parole, sfidando chiunque a trovare un aversano – immagino anche se stesso – che non vorrebbe il tribunale ad Aversa! Mah!

Dico al mio collega che, quella che viene definita “solo una questione politica” è a mio avviso cosa diversa, che oggi non può essere ridotta semplicisticamente ad una questione di appoggio elettorale, perché se necessario, la politica deve potersi svincolare da schemi fissi e rigidi ed essere, invece, flessibile alle esigenze e ai bisogni dei cittadini!Probabilmente, da avvocato riesco meglio a penetrare l’aspetto pratico del problema che, proprio perché affrontato con così tanta leggerezza da chi non ne conosce i risvolti, rischia di trasformarsi in quel mostrum giuridico da tutti paventato.

Noi avvocati siamo abituati ad offrire la nostra professionalità per ogni tipo di controversia o contenzioso, ma sempre con cognizione e logica, l’indifendibile lo lasciamo agli altri. Ironie sul volere il Colosseo o la Torre di Pisa ad Aversa credo siano battute comiche, quanto meno inopportune, perché il problema è assolutamente serio e come tale deve essere affrontato.

Riguardo agli altri due quesiti che mi vengono posti, posso dire che reputo utilissima l’iniziativa di “riesumare”, dopo tanto tempo e tante spese, il chiosco destinato all’infopoint conferendogli, non solo, la destinazione di punto informativo turistico-culturale, per la quale credo sia stato acquistato, unendo ad essa anche un ulteriore servizio di edicola, di cui la zona della stazione è da troppo tempo priva (servizio richiesto in più occasioni da tanti cittadini residenti e pendolari, che per acquistare un quotidiano o una rivista devono percorrere chilometri). Ricordo, inoltre, al consigliere Villano che, sin dal suo acquisto, lo scopo dell’infopoint non credo sia mai stato quello di rimpinguare le casse comunali – dalle quali ha finora sempre e solo attinto – bensì di offrire utili servizi ai turisti e ai cittadini.

Per quanto concerne, invece, l’altro quesito inerente l’incarico di difesa dell’ente, non credo sia necessario ricordare che il consigliere comunale ha tutti gli strumenti per conferire con i membri della commissione esaminatrice e chiedere tutti i dettagli del caso, dal momento che questa amministrazione ha dimostrato di dare anche ai consiglieri di opposizione ogni forma di trasparenza e partecipazione, vedasi la presidenza della commissione consiliare lavori pubblici, ruolo di grande visibilità e importanza che, lo stesso Villano, si trova a ricoprire pur non facendo parte della maggioranza.

Auspico, infine, tanto buon senso, meno concentrazione sullo “stile” e più concretezza per questo problema (come per tutti gli altri) comune a tutti noi e per una spiacevole vicenda che, con un minimo di cognizione di causa da parte del governo, si sarebbe certamente evitata.

Il consigliere Nico Nobis

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico