Strisce blu, Smart Project chiede 2 milioni di euro di danni

di Redazione

 AVERSA. Continua la disputa legale tra il Comune di Aversa e la Smart Project, società che fino allo scorso giugno ha curato la sosta regolamentata in Città.

La ditta in questione, infatti, si è rivolta al tribunale per ottenere un provvedimento inibitorio al pagamento della polizza fideiussoria che precedentemente il Comune di Aversa aveva chiesto di riscuotere a garanzia degli obblighi contrattuali con l’ati ‘Urbania Vivere la Città – Icaro Consorzio di Cooperative Sociali’.

Inoltre, sempre la Smart Project, ha posto in essere una richiesta di risarcimento danni pari a circa 2milioni e 100mila euro. Il Comune di Aversa, difeso dall’avvocato Antonio Lamberti, resiste in giudizio e chiede, a sua volta, le spettante per inadempienze contrattuali.

Per le inadempienze agli obblighi garantiti, ovvero versamento dei canoni trimestrali per il servizio di sosta regolamentata con dispositivo di controllo a pagamento e canone annuo riferito all’aggio sul servizio di rimozione e blocco dei veicoli, dall’aprile 2011 a luglio 2012 l’Ati non ha versato i canoni per un totale pari a 276.140euro e per il servizio di rimozione non sono state versate le somme relative al trimestre 2011 per un importo pari a 15mila euro. Il tutto per la somma complessiva di 291.140euro.

Il Comune di Aversa vanta un credito nei confronti delle società dell’Ati – associazione temporanea di impresa – costituita dal Consorzio Urbania Vivere la Città, Icario Consorzio Cooperative sociali Scarl e Smart Project anche in merito alla Tarsu ed alla Tosap. È in corso un contenzioso per l’applicazione della Tosap – tassa sull’occupazione spazi ed aree pubbliche per la quale la Pubbliservizi srl, concessionario per il Comune di Aversa, ha accertato somme per oltre 750mila euro, per l’anno 2009 e circa 490mila euro per l’anno 2010. L’Ati ha presentato ricorso presso la commissione tributaria provinciale contro l’accertamento proposto adducendo quale motivazione la non applicabilità della Tosap.

La Commissione, lo scorso 18 giugno, ha rigettato il ricorso dell’Ati confermando la tesi sostenuta dal Comune di Aversa. Il contenzioso, con le società gestori del servizio di sosta regolamentata, però, non riguarda solo la Tosap ma anche la Tarsu. Nel 2010 il Comune di Aversa ha emesso un avviso di accertamento per il pagamento della tarsu – tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani – relativamente agli anni 2005-2010 nei confronti del Consorzio Icario, soggetto appartenente all’ati e, per il periodo indicato, gestore del servizio di sosta a pagamento. Le cifre contestate sono pari a circa 340mila euro.

Ulteriori 55mila euro, sono dovuti da Urbania, quale capofila dell’Ati, per gli anni 2009 ad oggi. Anche in tale circostanza è stato presentato ricorso alla commissione tributaria provinciale che, lo scorso giugno, si è pronunciata, anche in questo caso, a favore del Comune di Aversa.

Ad oggi, quindi, risultano crediti del Comune di Aversa nei confronti dell’Ati per circa un milione e duecento mila euro per la Tosap e 55mila euro per la Tarsu oltre a 340mila euro da Icaro per la Tarsu.

“Parlare di richiesta di risarcimento danni – ha detto il sindaco di Aversa, Giuseppe Sagliocco – da parte dell’Associazione temporanea d’impresa, cui fa parte anche la Smart Project, è ridicolo. Sono i dati a dirlo. Inoltre le presunte sottrazioni di stalli di sosta, così come sostiene la Smart Project, era una facoltà dell’Amministrazione Comunale, secondo quanto previsto dal contratto”.

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