Sagliocco: “Una nuova cultura per la gestione delle case popolari”

di Livia Fattore

 AVERSA. “Una nuova cultura sociale per una migliore gestione delle case popolari. Questo quanto stiamo ponendo in essere nei numerosi incontri con i rappresentanti dell’Istituto Autonomo Case popolari della Provincia di Caserta”.

A dichiararlo il sindaco di Aversa, Giuseppe Sagliocco, che poi, spiega: “Il nostro obiettivo primario è quello di migliorare la qualità della vita di tutti coloro che occupano abitazioni all’interno di quartieri dell’Iacp”. Un vero e proprio paese, con i suoi 1100 appartamenti circa (di cui circa 400 riscattati dagli assegnatari che ne sono divenuti, quindi, proprietari), con cinquemila residenti divisi in diversi nuclei; lo storico quartiere dell’Unra Casas in viale Europa, quello dell’Ina Casa a confine con Teverola oltre a due piccoli insediamenti in via Atellana e in via Madonna dell’Olio.

Tutte realtà al limite della vivibilità, dove il degrado la fa da padrone spesso perché non si riesce a capire a chi spettano determinati oneri. Una commistione di rapporti e competenze tra l’Istituto Autonomo Case Popolari di Caserta, attualmente affidato ad un commissario: Vincenzo Melone, e il comune di Aversa con il sindaco Giuseppe Sagliocco che hanno dato il via alle operazioni per poi lasciare il campo ai tecnici che per l’amministrazione aversana sono i dirigenti Alessandro Diana e Gemma Accardo. Questi ultimi, nel tentativo di risolvere l’annosa questione che vedeva Iacp e Comune contrapposti per questioni economiche e giuridiche si sono incontrati già numerose volte con i dirigenti dell’Istituto.

L’Iacp, infatti, richiedeva il pagamento di fitti di immobili requisiti in passato dal Comune di Aversa che, dal suo canto deteneva una serie di debiti per canoni idrici e Ici non pagati. Numerosi, quindi, sono stati gli incontri istituzionali per addivenire ad una soluzione complessiva. Nel corso di questi incontri è emerso che il debito presunto del Comune, relativo ai fitti di 17 appartamenti in via Madonna dell’Olio e di altri 40 sparsi per gli altri siti Iacp aversani) potrebbe essere ridimensionato. Sono in corso di verifica, infatti, dei documenti che potrebbero attestare che il Comune di Aversa ha requisito ed assegnato degli appartamenti a soggetti che avrebbero diritto all’assegnazione e già inseriti nelle graduatorie dell’Istituto. Se ciò si verificasse il debito del Comune di Aversa nei confronti dell’Iacp potrebbe essere diminuito o addirittura azzerato.

Sagliocco spiega: “Stiamo ponendo le basi per mettere in moto un grande processo culturale per affermare una nuova cultura dell’abitare, che sappia legare la qualità dell’edificio il confronto che esso offre, la qualità e la sicurezza e la qualità sociale dell’abitare e del vivere. È un percorso che dobbiamo iniziare insieme, con convinzione, anche se occorrerà superare tanti ostacoli, resistenze e pigrizie”.

In primo luogo saranno eseguiti lavori relativi al recupero dei beni, come la pulizia delle facciate e degli altri luoghi comuni. In questo senso l’ente locale e l’Iacp stanno eseguendo un censimento degli spazi (comprese strade e piazze interne) per giungere ad una cessione al Comune per una riqualificazione globale fatta in accordo tra i due enti.

Intanto, continua la bonifica dell’area situata tra piazza Giovanni XXIII e via Almirante portata avanti dalla Senesi, ditta che si occupa della rimozione dei rifiuti in Città, e la squadra del verde comunale. L’area in questione, adiacente a quella dove fino a qualche mese fa si svolgeva la fiera settimanale, sarà interessata, stando a Sagliocco, da puntuali lavori di bonifica. “L’interessamento di questa Amministrazione Comunale per le periferie –ha concluso il sindaco- è sempre alta. È una delle nostre priorità rendere vivibile e fruibile tutta la città con un occhio particolare alle zone poste a confine”.

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