Divario costi dei kit differenziata: Cella interroga il sindaco

di Antonio Arduino

 AVERSA. Perché i kit per la raccolta differenziata distribuiti ai cittadini prima del 10 gennaio costavano il 40 per cento in più rispetto a quelli che adesso sono stati messi in distribuzione?

E che cosa intende fare l’amministrazione quanto al pagamento, ancora da effettuare, dei vecchi kit se nell’acquisto dei nuovi c’è davvero il “notevole” risparmio dichiarato dal primo cittadino? Questo, in sintesi, il tema di una interrogazione trasmessa al primo cittadino da Salvino Cella.

Il presidente della commissione consiliare Controllo e Trasparenza intende fare chiarezza sulla questione della “notevole” differenza di costo evidenziata in più occasioni dal sindaco della città “Per valutare oggettivamente la bontà di una scelta che, così come dichiarata, sembra essere solo una operazione di facciata, indirizzata a dare la sensazione di un sindaco che opera con il criterio del buon padre di famiglia, teso a dare il meglio spendendo il meno possibile, è necessario – dice il leader dell’opposizione illustrando il senso dell’interrogazione – capire se davvero esista questa differenza di costo confrontando tutti gli elementi che hanno portato sindaco e giunta a deliberare nei confronti della Senesi, ex articoli 9 e 18 del contratto, rep. 7693/2010 e articolo 20 del capitolato di gara, l’interruzione del servizio per la distribuzione delle buste ivi comprese le Mater-BI”.

“In parole semplici – continua Cella – per concordare sulla scelta fatta dal primo cittadino bisogna che i vecchi e i nuovi kit siano della medesima qualità e siano forniti nella stessa quantità”. “Se così fosse sarebbe necessario che il sindaco non si limitasse a pubblicizzare l’ottima scelta ma si attivasse – continua Cella – per capire perché, in passato, sia stato stipulato un contratto sfavorevole per l’amministrazione municipale e, di conseguenza, dichiarasse se per i kit precedentemente forniti l’Ente dovrà pagare il valore reale o quello virtuale, fissato dal contratto che è stato interrotto”.

Da qui la necessità dell’interrogazione, a risposta scritta ed orale, in cui Cella scrive :”Considerando che in data 26 luglio 2012, veniva approvata la delibera di Giunta numero 316, con la quale si determinava sia la riduzione della Tarsu in una misura percentuale pari al 1,10% , che il prosieguo della distribuzione di sacchi( previsto originariamente dalla delibera di Giunta numero 574/11), per la frazione di carta, multi materiale, e secco differenziato”. “Che la distribuzione dei sacchi è avvenuta a carico della Senesi (fino al 10 gennaio 2013), mediante l’utilizzo di erogatori meccanici con un costo per il Mater BI di 238.735,80 euro e per la frazione di carta multi materiale a secco differenziato pari ad 269.904,94 euro”.

“Che successivamente, in data 10 gennaio scorso veniva approvata la delibera di Giunta numero 13, che prevedeva: di continuare nella distribuzione alle utenze domestiche della città sia per quanto riguarda i cd. sacchi gialli che i bianchi. Di confermare altresì il numero degli erogatori automatici per la distribuzione dei sacchi”. “Che fin qui è tutto (quasi) normale. Quello che invece chiedo sapere, qual è l’intendimento dell’amministrazione per quanto concerne la distribuzione dei kit per la raccolta differenziata? Visto che, sempre nel corpo della delibera di Giunta richiamata si confermava l’interruzione del servizio nei confronti della Senesi ex articoli 9 e 18 del contratto (rep. 7693/2010 e articolo 20 del capitolato di gara), per la distribuzione delle buste ivi comprese le Mater-BI”.

“Pertanto – conclude l’interrogazione – attesa la fattispecie, il quesito che pongo è il seguente: quanto costeranno ai cittadini i nuovi kit? Ci saranno degli aumenti a carico dei consociati a causa dell’interruzione del servizio alla Senesi? La distribuzione dei sacchi avrà sempre la stessa modalità? E se nella denegata ipotesi ci dovesse essere un (notevole) risparmio nell’acquisto dei nuovi kit, cosa intende fare l’Amministrazione per quanto concerne il pagamento dei vecchi kit? Pagare il valore reale oppure quello virtuale?”.

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