Agibilità Biblioteca, il Pd risponde alla Virgilio

di Redazione

 AVERSA. “L’inagibilità della biblioteca è solo formale. I vigili del fuoco non possono certificarla perché si è in attesa di alcuni atti dalla Soprintendenza a seguito del passaggio da Museo Civico a biblioteca dell’edificio che la ospita deciso dalla passata amministrazione”.

Questo quanto riportato da un articolo su Pupia. Se vero quanto sopra, attribuito alla vicesindaco Nicla Virgilio, ci troviamo di fronte ad un soggetto che ignora i rudimenti della sicurezza oppure, consapevolmente, pone in atto un diversivo per occultare eventuali responsabilità connesse alla realizzazione della struttura. Preciso che per tenere aperta qualsiasi attività, soggetta al controllo di prevenzione incendi da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, occorre: Il possesso del Certificato di Prevenzione Incendi, oppure il Nulla Osta Provvisorio, oppure, nel casi di presentazione di Scia che quest’ultima sia stata già protocollata presso il Comando Vigili del fuoco e in attesa di verifica.
Tutto quanto affermato relativo a “carte o pareri” che viaggiano al di fuori di un atto concreto non autorizzano a tenere aperta l’attività. Per quanto riguarda poi la procedura legata alla sicurezza, si afferma che è stato presentato un progetto preso il Comando provinciale dei vigili del fuoco.
Ebbene, anche in questo caso ci troviamo di fronte a carta straccia per i motivi seguenti: Ai fini antincendio i locali interni al fabbricato vanno opportunamente classificati in base alla loro destinazione; Le strutture portanti e/o separanti vanno considerate in base alla loro resistenza al fuoco; L’impianto di spegnimento va proporzionato tenendo conto dei punti 1,2; Le vie di fuga vanno proporzionate in funzione delle persone che dovrebbero utilizzare la struttura. Del rispetto di quanto sopra la babele è completa dato che si continua a spostare dal piano terra al primo la biblioteca (con un carico sui solai tutto da verificare) e si sposta la sala lettura e quella dei convegni (non si capisce quante persone possono utilizzare le scale in caso di emergenza). Come si può affermare che il problema è limitato solo di una “carta”. Non si comprende che un impianto di spegnimento per un’archivio dove sono depositati testi di valore è diverso dalla sala lettura o ancora dalla sale riunioni etc.
Per non parlare poi degli impianti termici e degli ascensori e del collaudo della struttura (non si è trovato?). Anche nel caso fosse stato rilasciato il Certificato di Prevenzione Incendi, data la babele, la decadenza sarebbe stata automatica. In una poesia del grande comico Totò si si afferma: … siamo seri, apparteniamo alla…
Al vicesindaco diciamo: correttezza e competenza .. prima che ci scappi il morto. Alla fine la domanda è sempre la stessa: la biblioteca è agibile o no?! A se solo oggi dopo le nostre sollecitazioni si sta provvedendo per i riscaldamenti, l’ascensore, l’acquisto del pc, la rampa dei disabili etc etc. , il milione di euro speso a cosa è servito?!
Marco Villano, consigliere comunale Pd
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