Gare pubbliche, Pellegrino: “Sempre offerte da una sola azienda”

di Redazione

 PARETE. Nelle gare “pubbliche” per garantire “la concorrenza” il sindaco Vitale è abituato a ricevere offerte da una sola azienda.

Infatti, ai maggiori appalti esperiti dal Comune di Parete negli ultimi mesi ogni volta una sola ditta ha presentato offerta, vedi per il fotovoltaico a via Forno, per il conferimento dell’umido, per la mensa scolastica, per il nolo degli automezzi e in aggiunta si è evitato sempre la Stazione Unica Appaltante, nonostante gli importi superavano la soglia. Della serie, ti piace vincere facile? Il Prefetto si sarà accorto di questa anomalia che rappresenta un caso emblematico e singolare anche sul piano nazionale?

Non sappiamo se ci sia malafede, ma se non è questo è incapacità, il dato è comunque desolante. Nessuno nell’amministrazione ha alzato la voce quando la giunta ha rinunciato all’incasso di quasi 100 mila euro da un’impresa “compagna” di partito in merito alla “monetizzazione” degli standards urbanistici, risorse che per legge devono essere spese per l’acquisizione di nuove aree utili a compensare gli standards monetizzati.

Invece, stranamente e a “scoppio ritardato”, dopo diversi anni, Vitale è rimasto sconvolto quando per il Bando dei PIP pubblicato dalla passata amministrazione su 33 lotti disponibili sono arrivate 55 domande. Giustamente per lui questa è “un’anomalia”, ma non lo è di certo per chi crede nella trasparenza e in una sana concorrenza che aiuta a far crescere il territorio.
Anche in merito alla perizia dei terreni predisposta dall’ufficio tecnico il futuro architetto Vitale ha trovato un’anomalia, a suo modo di vedere i 28 euro al mq per il terreno erano troppo pochi, che inoltre come indicato chiaramente nel bando era comunque un prezzo indicativo frutto di una valutazione dell’ufficio, per questo motivo con una dichiarazione a parte gli imprenditori s’impegnavano a sostenere il costo reale di esproprio, a cui bisogna aggiungere i 30 euro per i costi di infrastrutturazione, per un totale presunto di 58 euro al mq.
Nell’articolo apparso su un giornale locale Vitale ha affermato che il prezzo di esproprio in quella zona è pari a 130 euro al mq a cui bisogna aggiungere i 30 euro per l’infrastrutturazione, per questo motivo chi vuole fare un investimento produttivo dovrà sborsare più 160 euro al mq. Ma il sindaco prima di riportare una stupidaggine del genere, forse consigliata da qualche membro della giunta abituato a guadagnare con le speculazioni sui terreni, si sarà consultato con l’ufficio tecnico? Avrà chiesto il prezzo delle aree industriali nelle località limitrofe al nostro comune? Non penso proprio! Strana anomalia questa, considerato che la quasi totalità dei proprietari dei terreni era favorevole all’iniziativa, inoltre con una dichiarazione gli imprenditori s’impegnavano a pagare il prezzo effettivamente sostenuto per l’esproprio, quindi, quali interessi si nascondono dietro queste dichiarazioni?
Speriamo non si tratti di una speculazione o della volontà di non far decollare i PIP per monopolizzare un particolare settore! Non so se i PIP hanno portato dei consensi alla passata amministrazione, spero di si, ma con queste premesse l’attuale amministrazione di consensi ne prenderà pochi e mancherà anche quella sana concorrenza qualitativa necessaria a far crescere Parete, purtroppo alcuni validi imprenditori dopo aver capito l’orientamento dell’amministrazione hanno preferito investire altrove, li dove i sindaci hanno steso tappeti per poterli ospitare.

Gino Pellegrino

Consigliere comunale del gruppo Parete Responsabile

Comune di Parete
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