Taglialatela (Pse): “Una città che abbandona anche i poveri cuccioli”

di Redazione

 MONDRAGONE. Il Partito Socialista, attraverso il segretario cittadino Antonio Taglialatela, ha inoltrato una proposta ufficiale all’attenzione del sindaco contenente una proposta iniziale di convenzione/protocollo d’intesa …

… per la promozione di attività volte alla tutela degli animali di affezione e prevenzione del fenomeno del randagismo.

“Dopo i fatti accaduti, a seguito della segnalazione all’Asl di Caserta da parte del Ministero della Salute, le Guardie Zoofile Oipa di Caserta hanno effettuato alcuni sopralluoghi a Mondragone, rinvenendo due rifugi abusivi nei quali erano detenuti circa 70 cani di cui una 20 sequestrati: oggi molti si chiedono che fine abbiano fatto quei poveri animali”, spiega Taglialatela, che sottolinea: “Lontano dalle demagogie, ribadiamo che la problematica non è la principale ma, tuttavia, va ricordato che la minor importanza non significa essere esentati dall’impegno. Del resto, numerose sono state le reazioni immediate che abbiamo registrato, esse rappresentano una ulteriore prova che la questione del randagismo e degli animali di affezione abbandonati in Città o fuori di essa (Stazione e non solo) risultano essere argomentazione molto care ai nostri concittadini, non solo per quanto attiene la retorica della ‘sicurezza’ per gli stessi e per i nostri cuccioli”.

“Nello sperare – continua il segretario dei socialisti – che il prossimo bilancio preveda interamente le spese necessarie per la gestione della problematica e dell’intero modello di gestione del randagismo, abbiamo predisposto un apposito schema di protocollo-convenzione da sottoscrivere con l’Asl e le Associazioni presenti. Come è ampiamente notorio, Mondragone non possiede un proprio canile comunale e non esiste alcuna struttura pubblicata deputata alla sterilizzazione, cura e possibile adozione di animali di affezione”.

Il Pse invita l’amministrazione comunale “a dare un a risposta al riguardo della possibile Convenzione e dare subito vita ad un possibile regolamento comunale per la tutela degli animali di affezione e prevenzione del randagismo. Queste dolci bestiole sono senza monitoraggio, senza cure e la loro nutrizione, elemento fondamentale per la sicurezza pubblica, grava interamente sulle spalle di cittadini che a loro spese comprano il cibo”.

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