Ylenia Carrisi: Albano chiede dichiarazione di morte

di Mena Grimaldi

 BRINDISI. Il cantante Albano Carrisi ha presentato ricorso al Tribunale di Brindisi per la dichiarazione di morte presunta della figlia, Ylenia Carrisi, scomparsa il 6 gennaio del 1994, a 23 anni, a New Orleans.

“E’ una decisione anche di natura patrimoniale – ha spiegato all’Adnkronos l’avvocato Sandro Caforio, legale del cantante – Si è aspettato oltre i 10 anni necessari per chiedere la dichiarazione di morte. Ci sono cose che vanno definite e solo con la dichiarazione di morte è possibile farlo”.

Una decisione “naturale” sottolinea l’avvocato affermando che in ogni caso, anche tra tanti anni, “nulla esclude” che la situazione possa cambiare, in caso di una ricomparsa di Ylenia o di novità sul caso. I tempi comunque non sono affatto brevi: oggi è avvenuta la pubblicazione del ricorso presentato dal cantante su alcuni quotidiani locali, come disposto dal Tribunale.

“Dopo questa pubblicazione – conclude l’avvocato Caforio – ci sono sei mesi di tempo durante i quali gli interessati potranno presentare eventuali osservazioni”. La scomparsa di Ylenia ha lacerato negli anni anni la famiglia Carrisi, fino alla separazione tra Albano e Romina Power.

Nel giugno 2011 era stata diffusa la notizia su un settimanale tedesco della presunta riapertura delle indagini e di una tesi secondo cui la donna si trovava in realtà in un convento.

L’unica testimonianza utile alla polizia americana fu quella del guardiano dell’Acquario Comunale di New Orleans il quale raccontò di aver visto una donna – che corrispondeva all’identikit di Ylenia – buttarsi nel fiume Mississippi. Nessun corpo fu mai ritrovato. Ylenia oggi avrebbe 42 anni.

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