San Raffaele: “Formigoni indagato”. Il governatore: “Neanche un cent dissipato”

di Redazione

 MILANO. “Se questa notizia è vera, è stato commesso un reato, perché io non sono stato informato. Ne è stata informata la stampa, che è il contrario di quello che la legge prescrive”.

E’ questa la durissima reazione del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, in merito alle ultime notizie, pubblicate dal Corriere della Sera, relative alla vicenda San Raffaele che lo vedono coinvolto.

“Confermo quello che è sempre stato detto. – ha aggiunto – Non un solo centesimo è stato dissipato, nessuno ha potuto dimostrare il contrario di quello che dico, perché è vero. Se leggete l’articolo una cosa è chiara: questo famoso consulente non ci ha capito nulla, lo dice lui stesso, e allora nel dubbio solleva l’ipotesi che ci sia un reato. Non è con l’ignoranza che si possono sollevare accuse. Il processo San Raffaele è già stato celebrato e il presidente Formigoni non è stato minimamente coinvolto”.

Secondo quanto pubblicato dal Corriere, Formigoni risulterebbe indagato per corruzione nell’inchiesta sull’ospedale San Raffaele insieme al mediatore Pierangelo Daccò con l’ipotesi di corruzione anche in rapporto ai finanziamenti pubblici erogati negli anni dal Pirellone alla vecchia gestione dell’ospedale San Raffaele fondato da Don Luigi Verzè e guidato sino al suicidio il 18 luglio 2011 dal vice presidente Mario Cal.

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