Roma, accendono fuoco per riscaldarsi: muoiono carbonizzati

di Redazione

 ROMA. I corpi carbonizzati di due persone sono stati ritrovati dai Vigili del fuoco nel sottopasso di Corso Italia a Roma, dove si era sviluppato un incendio.

Le vittime erano due persone senza fissa dimora: sono state trovate all’interno di una piccola nicchia di uno dei sottopassi del Muro Torto, a due passi da via Veneto.

L’ipotesi più probabile è che, per scaldarsi dal freddo, nel corso della notte abbiano acceso qualcosa che poi ha innescato l’incendio. Quando i vigili del fuoco sono arrivati per spegnere l’incendio, avvertiti da alcuni passanti, i due erano già morti.

Un cunicolo buio e sporco dove solitamente trovavano rifugio i senza tetto. Il 24 gennaio dello scorso anno fu trovato morto un clochard. L’hanno trovato accanto ai graffiti del sottopasso all’incrocio di via Alessandria. Non aveva documenti addosso.

Una città sotterranea tra l’ambasciata inglese e il ministero dei Trasporti. Un labirinto di cunicoli sotto l’asfalto di Porta Pia abitato da decine di persone. Le quattro vie di fuga dei sottopassi dello snodo, che collega Corso d’Italia con via Nomentana e viale del Policlinico, sono state trasformate nuovamente in rifugi per senzatetto.Arredati con materassi, cartoni, sacchi a pelo, coperte, armadietti, stendini, fornelli da campo tra cumuli di spazzatura accatastata lungo i muri.

Ogni anno muoiono dodici clochard sulle strade di Roma. Quasi duemila sono i cosiddetti barboni, la maggior parte accetta aiuti, cibo, coperte, ma ci sono quelli che rifiutano ogni cosa.

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