Omicidio Mollicone, svolta nelle indagini: test Dna su 100 persone

di Mena Grimaldi

 CASSINO. Svolta nelle indagini sull’omicidio della giovane studentessa di Arce, Serena Mollicone, trovata morta il 1 giugno del 2001 nel bosco di Fonte Cupa.

Piste investigative battute undici anni fa, che allora non hanno fornito riscontri ma che ora, con le nuove tecniche scientifiche, saranno riesaminate.

Al vaglio degli inquirenti una lista di 100 nomi, tra tossicodipendenti, amici e gente che frequentava la scuola della 18enne di Arce. È nel dito di una tra queste persone che potrebbe nascondersi il nome del responsabile dell’omicidio di Serena.

O almeno uno tra loro potrebbe sapere la verità sulle ultime ore vissute dalla vittima. Il killer, infatti, potrebbe essere una persona diversa da quella che ha stretto il nastro adesivo intorno alle caviglie della vittima. La Mollicone fu ritrovata con un sacchetto di plastica sulla testa e con mani e piedi legati da del nastro adesivo.

La speranza della procura di Cassino, ora, è quella di un raffronto delle impronte digitali delle persone dell’elenco con l’impronta individuata di recente sulla scena del delitto.Il professore Giuseppe Novelli dell’università di Tor Vergata, al termine di un incidente probatorio, ha scoperto un’impronta digitale completa grazie alle ultime tecniche di ricerca, sconosciute all’epoca.

La giovane di Arce era molo impegnata nel sociale, soprattutto nella lotta contro gli spacciatori di droga in quella zona. Il giorno in cui è scomparsa doveva recarsi dal dentista per una visita di controllo.

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