Fiat chiede la cassa integrazione per Melfi

di Mena Grimaldi

 ROMA. La Fiat ha chiesto l’avvio della procedura di cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione per lo stabilimento di Melfi dove il Lingotto produrrà, a partire dalla primavera del 2014, due nuovi modelli.

Lo dichiara la Fiom-Cgil, che esprime “forte preoccupazione perchè ad oggi ancora non si conoscono i dettagli degli investimenti per lo stabilimento”.

Il segretario regionale del sindacato, Emanuele De Nicola, ha sottolineato che la richiesta “arriva dopo gli annunci in pompa magna dei giorni scorsi, alla presenza del Presidente del Consiglio, Mario Monti e del Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo e dei segretari generali di Cisl e Uil”.

La Fiom-Cgil inoltre esprime “forte preoccupazione perchè ad oggi ancora non si conoscono i dettagli degli investimenti per lo stabilimento e i tempi per la realizzazione del nuovo progetto” e chiede “alla Fiat e anche alle istituzioni regionali la massima trasparenza nella gestione della Cigs al fine di garantire la rotazione al lavoro di tutti i lavoratori, per impedire come avvenuto a Pomigliano discriminazioni e perdite salariali a danno dei lavoratori”.

La Fiat sottolinea che, a Melfi, “i periodi di cassa integrazione ordinaria e lavoro saranno equamente distribuiti tra i dipendenti”. Infatti, durante i lavori di adeguamento di una linea destinata alla 500 X e alla Mini Jeep, l’altra resterà comunque in funzione e continuerà a produrre la Grande Punto. La forza lavoro che resterà attiva nello stabilimento dipenderà dalla domanda dell’utilitaria.

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