Berlusconi: “Amici esclusi per colpa di pm politicizzati”

di Redazione

 ROMA. Una “scelta dolorosa”. All’indomani dell’esclusione di Nicola Cosentino dalle liste dei candidati del Pdl, Silvio Berlusconi apostrofa così la presa di posizione del suo partito sugli “impresentabili”.

E, nel corso di una intervista di 12 minuti andata in onda a Studio Aperto, torna a puntare il dito contro la magistratura. “Abbiamo dovuto chiedere ai nostri amici e colleghi – spiega – di rinunciare ad essere presenti nelle liste elettorali perché dei pm politicizzati li avevano attaccati e questo fatto è stato divulgato dai media ed era qualcosa che poteva diminuire il consenso”. Il Cavaliere è ottimista: “A questo punto sono sicuro di vincere”, rivela. In ogni caso, dopo le esclusioni eccellenti, secondo il Cavaliere, “non ci sarà nessun contraccolpo nei vari livelli locali del partito”.

L’ex premier si mostra soddisfatto delle liste messe a punto dal Pdl. Ci sono “molti giovani, molti parlamentari giovani che avevano dato di sé una ottima impressione, lavorando molto e con molta capacità. Liste – puntualizza il Cavaliere – a cui nessuno potrà portare delle critiche in modo tale che, speriamo, da qui alle elezioni si possa parlare non di candidati ma di contenuti e di programmi”. Quanto ai componenti, Berlusconi rivela che il Pdl aveva inizialmente deciso di lasciare fuori chi ha più di 65 anni. “L’unico vecchio vegliardo – dice ironico – dovrei essere io, poi ce n’è un altro che rappresenta la storia non solo del nostro partito, ma di un grande partito occidentale e democratico che è Ciccio Colucci, che noi abbiamo voluto ricandidare al Senato e che ha 82 anni”.

Pdl, dietro le quinte della presentazione liste a Napoli

In tv Berlusconi torna poi a ribadire il suo impegno per una riduzione della tasse. “È fondamentale – dice – . Bisogna intervenire sulla macchina dello Stato che è troppo costosa”. Berlusconi accusa la “sinistra delle tasse” e anche i “tecnici tassatori” e chiarisce anche che “i soldi ricavati dalla riduzione delle spese statali possono essere utilizzati per ridurre l’Irap che in alcuni anni potrebbe anche sparire. Noi – aggiunge – abbiamo dimostrato di aver realizzato tutte promesse e ci presentiamo agli elettori dicendo no all’Imu che aboliremo, no all’aumento dell’Iva, alla patrimoniale e al Redditometro”.

Dal leader del Pdl anche un accenno alla giustizia e alla situazione delle carceri. “Credo – spiega – che dovremmo istituire qua da noi un istituto come la cauzione che è vigente in altre democrazie come gli Usa. C’è un uso eccessivo della custodia cautelare prima del processo. Le nostre carceri ospitano il 50% di persone che poi, sottoposte a processo, vengono trovate innocenti e quindi assolte”.

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