Bilancio di fine anno della Cisl provinciale

di Redazione

 CASERTA. Cura dimagrante anche per la Cisl, lo ha comunicato il segretario provinciale di Caserta Carmine Crisci nella rituale conferenza stampa di inizio anno.

Le categorie passano da 19 a 9 unificando metalmeccanici con chimici e tessili, scuola e pubblico impiego e creando federazioni nel settore dei servizi, mentre in Campania sarà accorpato Benevento e Avellino. Rimangono Napoli con la rappresentanza dell’area metropolitana, Salerno e Caserta.

Una riorganizzazione che si rende necessaria per sburocratizzare l’organizzazione, spostando le risorse da un lato verso la prima linea, aziende e territori, che sono le nuove frontiere della contrattazione, dall’altro verso la dotazione di risorse impegnate nello studio e nella ricerca indispensabili per un sindacato non antagonista e partecipativo che operi per la valorizzazione del lavoro come risorsa nei processi decisionali delle imprese e delle dinamiche sociali e territoriali.

Oltre al segretario provinciale all’incontro erano presenti: Giovanni Letizia, Mario Di Iorio e Luigi Pastore.

Una relazione che continua dal lontano 2007 un anno dopo l’insediamento dell’attuale segretario dove alle constante denunzie del sindacato di via Ferrarecce non seguono i fatti delle istituzione e della politica nel mentre la provincia precipita sempre di più in basso.

I numeri parlano chiaro: disoccupazione ai massimi storici e cassa integrazione alle stelle, nel mentre non decollano o sono affossati del tutto gli accordi di programma. Oramai defunto quello dall’ex 3M Italia che ha dato vita al consorzio Socrates.

In questa situazione anche il sindacato perde quota, solo la Cisl provinciale registra per il 2012 meno 400 iscritti. Ben poca cosa rispetto ai circa 50 mila ma un trend negativo mai registrato nella storia.

Sul piano pratica e per dare un ulteriore stimolo alle forze politiche, datoriali ed istituzionali la Cisl provinciale lancerà a breve “un manifesto per nuovo progetto di sviluppo territoriale” che coinvolgerà Associazioni imprenditoriali, Camera di Commercio, Università degli Studi e istituti di credito, alla scopo di cerare una rete e una sinergia intorno ai problemi del territorio e alle soluzioni occorrenti, per mettere in campo proposte serie e concrete che affrontino le emergenze ed indichino una strada di ripresa e su questa costruire confronti con la Regione Campania, e con il nuovo governo che uscirà dal voto di febbraio.

“Ci anima in questo sforzo la convinzione e la fiducia che il nostro territorio possiede risorse e possibilità per uscire dalla situazione esistente e guardare al futuro, a condizione che ciascuno eserciti bene il proprio ruolo in questo nuovo modo di stare insieme. – ha chiarito Carmine Crisci – La Cisl sarà una forza non docile o doma, sempre alla ricerca di interlocuzioni serie e costruttive capace di dare al territorio una prospettiva di sviluppo ed ai giovani una speranza per il futuro”.

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