CASAL DI PRINCIPE. I carabinieri della compagnia di Casal di Principe hanno tratto in arresto due persone per lomicidio di Raffaele Zippo, commesso il 3 dicembre 2001.
Si tratta di Pasquale Cristofaro, 40 anni, alias Ticket, ritenuto agevolatore con il compito di segnalare ai killer la presenza della vittima; e di Gaetano Pagano, 60 anni, alias Marangiulo, zio di Franco Letizia, che avrebbe fornito supporto logistico. Zippo fu intercettato in corso Umberto, a Casal di Principe, nei pressi dellallora Bar Sirene, dai sicari, i quali lo attinsero con numerosi colpi darma da fuoco esplosi da un fucile calibro 12 e diverse pistole di vario calibro.
La vittima, sebbene ferita e barcollante, tentò la fuga a piedi trovando rifugio allinterno di un cantiere edile in via Bach, ma fu raggiunta e finita dai killer con altri quattro colpi alla testa (16 i colpi, complessivamente, esplosi contro Zippo) e il cadavere venne rinvenuto soltanto la mattina seguente. Lomicidio fu organizzato ed eseguito da Luigi Guida e Luigi Grassia, attuali collaboratori di giustizia, per riaffermare la supremazia della fazione Bidognetti del clan dei casalesi sullaltra fazione dei Cantiello.
La scissione interna avvenne negli anni 95-96, a seguito dellarresto del capoclan Francesco Bidognetti, alias Cicciotto e mezzanotte, con affiliati diretti da Salvatore Cantiello, alias Carusiello, che si schierarono con la famiglia Schiavone, divenendone organici. Gaetano Pagano, riferiscono gli investigatori, mise a disposizione la sua abitazione-deposito dove gli esecutori materiali si appostavano prima di partire per commettere lomicidio, mentre lattuale collaboratore di giustizia Emilio di Caterino e Pasquale De Cristofaro avevano il compito di segnalare agli esecutori materiali la presenza di Zippo.
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Nel corso dellindagine, i militari del nucleo investigativo di Casal di Principe hanno raccolto riscontri oggettivi alle dichiarazioni di sette collaboratori di giustizia: Luigi Guida, Luigi Grassia, Emilio di Caterino, Luigi Diana, Alfonso Diana, Massimo Iovine e Anna Carrino.
Lo scorso 12 gennaio gli stessi carabinieri di Casal di Principe, a seguito di indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, avevano dato esecuzione ad altre tre misure cautelari nei confronti di affiliati, ritenuti responsabili, a vario titolo, dellomicidio di Francesco Panaro, compiuto a Casale il 10 settembre 2011, in corso Italia, sempre nellambito della faida tra i Bidognetti e gli scissionisti dei Cantiello.